Si è svolto questa mattina, giovedì 27 novembre, presso l'Auditorium Varco di Cuneo, il convegno "Registro crediti di carbonio. Un'opportunità per la filiera forestale piemontese", organizzato da Confagricoltura Cuneo con il sostegno di UniCredit. L'incontro ha registrato una notevole partecipazione di operatori del settore, tecnici e amministratori interessati ad approfondire le potenzialità del nuovo strumento introdotto dal recente decreto interministeriale.
Il Registro dei crediti di carbonio forestali rappresenta una novità significativa per il settore: si tratta di un sistema di certificazione che attesta la quantità di CO₂ assorbita da progetti forestali di lunga durata. Ogni credito equivale a una tonnellata di CO₂ rimossa dall'atmosfera e può essere ceduto, dopo cinque anni, a soggetti interessati a compensare le proprie emissioni.
Il presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte, Enrico Allasia, ha espresso soddisfazione per l'esito dell'iniziativa, sottolineando come l'incontro abbia avuto un notevole successo. Allasia ha evidenziato i passaggi necessari per arrivare a una certificazione del credito, importanti e determinanti, che però richiedono formazione, informazione, risorse, digitalizzazione e un processo ben chiaro che tutti coloro che si approcciano a questo nuovo formato di incentivo devono conoscere. Allasia ha ricordato che il credito di carbonio si genera portando avanti pratiche attive e sostenibili sul territorio, come gli impianti di nuove piante forestali autoctone o i reimpianti, il risparmio idrico e la gestione attiva del territorio.
Marco Gallo, assessore allo Sviluppo e promozione della montagna della Regione Piemonte, ha illustrato l'impegno dell'amministrazione regionale sul tema, citando i lavori in corso sull'anagrafe delle foreste e sull'Urban Forestry per utilizzare crediti anche nelle città piemontesi. L'assessore ha sottolineato che, al di là del senso profondo dei crediti di carbonio, l'aspetto più importante è andare nella direzione della gestione corretta del bosco: più il bosco è curato e tenuto in ordine, più i crediti sono importanti. Gallo ha evidenziato come anche gli ultimi piani forestali, come quelli della Valle Stura, della Valle Varaita e di Pocapaglia, abbiano una parte legata ai crediti di carbonio, segno che si sta lavorando tutti insieme in questa direzione.
"Per noi è un piacere essere qui con Confagricoltura a trattare l'argomento che per noi rappresenta un punto di contatto, di vicinanza con il territorio, perché valorizzare il patrimonio agroforestale della nostra regione, anche attraverso questo strumento, per noi è un elemento di continuità con le strategie di Unicredit ISG che confermiamo ancora ulteriormente con questo progetto", commenta Andrea Forin, Area Manager Corporate UniCredit Cuneo.
Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte, ha evidenziato il ruolo fondamentale che i comuni montani possono avere in questa partita, a condizione di comprendere che non si gioca da soli. Le aggregazioni e le unioni dei comuni, secondo Colombero, possono avere un ruolo importante se il percorso del Registro dei crediti di carbonio, soprattutto quelli forestali, prosegue. La partita va gestita come protagonisti attivi, senza subire i grandi interessi che sicuramente si creeranno con lo sviluppo del mercato. Il patrimonio forestale piemontese è importante, con oltre un milione di ettari che cresce ogni anno: c'è bisogno di gestione forestale, pianificazione e certificazione, elementi che possono portare benefici per l'ambiente e per le comunità. Si tratta però di una partita che si può giocare esclusivamente tra comuni insieme, non singolarmente.
Il tenente colonnello Luca Stella, comandante provinciale dei Carabinieri Forestali, ha ricordato come i crediti di carbonio trovino la loro origine nel Protocollo di Kyoto degli anni '90, ma sia soprattutto negli ultimi anni, a livello territoriale e nazionale, che sono stati implementati. Il decreto interministeriale recentemente firmato potrà sicuramente agevolare questa opportunità per gli imprenditori e per chi opera nel settore, rappresentando uno strumento importante e significativo.
Dopo i saluti istituzionali di Enrico Allasia, di Marco Gallo, di Roberto Colombero, del tenente colonnello Luca Stella e di Andrea Forin, i lavori sono entrati nel vivo con l'intervento in videocollegamento di Roberta Papili, responsabile Clima ed Energia di Confagricoltura, che ha illustrato il carbon farming nella politica climatica dell'UE.
Alessandra Pesce ha quindi approfondito il Registro dei crediti di carbonio in Italia, lo stato dell'arte, le opportunità e le sfide.
"Il registro dei crediti di carbonio rappresenta una grande occasione per il futuro per quanto riguarda gli assorbimenti di carbonio e un'opportunità di business anche per quanto riguarda le aziende forestali e le aziende agricole. Chiaramente è un percorso lungo che vede la compartecipazione di più soggetti e la necessità che il mercato sia credibile", ha spiegato Alessandra Pesce. "Per questo il registro dei crediti di carbonio è un registro pubblico, volontario, in cui le pratiche che sono soggette e che possono portare ai crediti di carbonio dovranno essere certificate da un ente terzo. Questo rafforza la credibilità del tutto il settore".
Guarda le interviste:
Marco Corgnati, funzionario del Settore Forestale della Regione Piemonte, ha spiegato l'operatività del Registro regionale per lo sviluppo del mercato volontario dei servizi ecosistemici forestali. Maurizio Varraud, dirigente del Gruppo Silvateam/Ledoga, ha trattato gli accordi di foresta in Piemonte, mentre in chiusura Marco Allocco, dottore forestale di SEAcoop, ha illustrato servizi ecosistemici e certificazioni forestali, portando l'esempio concreto di come i boschi della Valle Stura generano valore.L'iniziativa ha riconosciuto crediti formativi per gli iscritti all'Albo della Federazione Interregionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali del Piemonte e Valle d'Aosta, del Collegio Interprovinciale dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati di Alessandria, Asti, Cuneo, Torino e Valle d'Aosta e del Collegio degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Cuneo.














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