Riceviamo e pubblichiamo:
Ricordando Alberto
La notizia della tua morte improvvisa e prematura ha scosso profondamente la nostra piccola comunità. Anche se tu sei nato nei pressi di Torino, la tua famiglia paterna è di antica origine rifreddese. Molti di noi sono stati amici di tuo padre e dei tuoi nonni e ne hanno apprezzato la loro disponibilità e la loro laboriosità.
Tuo padre è ricordato come figura d’imprenditore intraprendente, “visionario” e geniale, ma soprattutto “illuminato”, un “capitano d’impresa” dal volto umano con attenzioni verso problemi sociali e una cristallina onestà e serietà nel lavoro.
Era partito giovanissimo da una misera casa dove non c’era nulla, come misere erano la maggior parte delle nostre case d’allora, e da grande impresario ha costruito case bellissime provviste di ogni comodità. E’stato il simbolo di un riscatto morale e sociale di Rifreddo, un compaesano sempre fiero delle sue radici di cui essere orgogliosi.
E tu e tuo fratello Fabrizio siete stati degni eredi della sua vocazione e avete messo a frutto in modo eccellente i suoi insegnamenti. La tua sensibilità e il tuo altruismo nell’affrontare le difficoltà del mondo nel quale ha sede la tua attività, sono testimonianza d’un'imprenditoria moderna e intelligente, sempre alla ricerca di innovazioni all’avanguardia e valide soluzioni alle mille problematiche odierne, da quelle sociali a quelle ambientali.
E dove il lavoratore diventa collaboratore. Gesti di generosa solidarietà dimostrata verso i tuoi dipendenti in momenti di grande difficoltà generale, sono stati apprezzati, anche da ambienti solitamente ostili al mondo industriale, come esempio di ammirevole e lungimirante comportamento imprenditoriale.
La nostra comunità non trova parole per esprimere il suo dolore e la sua tristezza per la tua giovane inaccettabile morte. Un’altra ingiusta tragedia che si aggiunge alle ultime recenti che hanno travagliato te e i tuoi costernati famigliari.
Troverai ad accoglierti in cielo i tuoi cari che ti hanno preceduto, tuo papà, tua moglie, tua cognata. Raccoglierete lassù tutti insieme il bene che avete seminato sulla terra. E nella tristezza ci piace illuderci che nelle bottiglie della tua acqua, che ogni giorno corrono a dissetare il mondo, ci sia un’ideale goccia di acqua del ”Rifreddo”, quel torrente poco più d’un ruscello nel quale papà Beppe pescava cavedani e barbi con gli amici, in quei tempi remoti, caldi e duri.
Era un modo per divertirsi e sfamarsi. Allora procurarsi qualcosa da mangiare era una sfida quotidiana. Ora incombono su di noi altre sfide, forse ancora più difficili; speriamo di affrontarle e vincerle con la forza, le capacità e la generosità di cui tu e tuo padre siete stati encomiabile esempio.
Insieme con i tuoi cari con i quali starai già pregando in cielo, aiutaci.
I tuoi amici di Rifreddo














