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Attualità | 12 novembre 2025, 12:56

Ragazzi fragili maltrattati: la Regione pronta a costituirsi parte civile contro la cooperativa cuneese

La richiesta arriva da Max Caramazza. Sul caso anche Giulia Marro: "A cosa servono i controlli e le verifiche dell'Asl, se non intercettano fatti di tale gravità?"

Ragazzi fragili maltrattati: la Regione pronta a costituirsi parte civile contro la cooperativa cuneese

La Regione è pronta a costituirsi parte civile contro la cooperativa Per Mano di Cuneo. 

Una vicenda, quella emersa nelle scorse settimane, per la quale sono stati indagati 21 soggetti ed emesse 17 misure cautelari, che ha scosso la provincia e l'opinione pubblica. 

Se confermate, le accuse in capo alle persone coinvolte sono davvero pesantissime. Maltrattamenti, violenza privata e sequestro di persona. 

Le vittime dei ragazzi autistici, giovani e giovanissimi. Legati, sedati, lasciati in condizioni di grande disagio psicofisico, così come emerso dalle immagini delle telecamere, utilizzate in sede di indagini. 

La Regione vuole costituirsi parte civile contro la cooperativa. 

Deve solo capire come procedere, ma c'è l'assoluta volontà di farlo, come evidenziato dall'assessore Maurizio Marrone, sollecitato in tal senso da Massimiliano Caramazza, cuneese consulente di Cirio per i temi sulla disabilità. 

Caramazza ha espresso profondo sdegno per la vicenda, sottolineando come non dovrebbero mai accadere, soprattutto quando "affidiamo i nostri cari alle cure di personale esperto ed in luoghi protetti. La Regione Piemonte, tramite le ASL e le famiglie, pagano tra l'altro rette "care e salate". 

Perché non accada più e perché, se saranno dimostrate le accuse, chi ha sbagliato paghi. Questo l'auspicio di Caramazza. 

Il tema è stato anche oggetto di un’interrogazione della consigliera regionale Giulia Marro, di Avs. Si chiede come funzionino e se funzionino i sistemi di controllo e vigilanza previsti per le strutture socio-sanitarie accreditate.

Chi doveva controllare che presso la cooperativa Per Mano le cose si svolgessero nel migliore dei modi e nel rispetto della legge? 

"Se gli strumenti di monitoraggio e ispezione risultano sempre formalmente corretti, ma non intercettano criticità così gravi fino all’intervento della Procura, è necessario chiedersi se i controlli servano realmente a garantire la tutela delle persone più fragili o se siano ridotti al minimo, più utili a certificare conformità burocratiche che a verificare la qualità reale dei servizi.

Il punto è capire se i controlli servono davvero a tutelare le persone o se rischiano di ridursi a burocrazia. 

Per questo, sulla base delle informazioni che riceveremo, ho intenzione di scrivere, di concerto con le associazioni di persone con disabilità e i loro famigliari e in collaborazione con la consigliera Federica Barbero (che come me oggi ha sollevato il caso in consiglio regionale) un emendamento al piano socio-sanitario per migliorare questo sistema affinché non debbano più esserci in futuro nella nostra Regione casi come quello a cui abbiamo assistito nel territorio cuneese".

Barbara Simonelli

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