Un anno e mezzo di carcere e ottocento euro di multa. Questa la pena inflitta dal tribunale dei Cuneo ad un uomo, C.M., originario di Dronero, classe 1964, accusato di aver truffato una donna che voleva stipulare una polizza assicurativa per la sua nuova automobile acquistata a Marene.
A raccontare in aula del raggiro subito nell'agosto 2021, ammontato a circa 430 euro, è stata proprio la vittima, una donna di Savigliano, che scoperto l'inganno andò a sporgere denuncia dai carabinieri.
Come spiegato quella mattina, aveva ricevuto una telefonata dal sedicente assicuratore per conto della compagnia prima.it, che le aveva proposto di acquistare la polizza. “Mi ha mandato tutta la documentazione su WhatsApp - ha spiegato in aula la donna - e mi ha detto come effettuare il pagamento. Io sono andata dal tabaccaio e ho effettuato il versamento sulla carta che mi aveva dato”.
Una volta inviata la somma dovuta, la scoperta che in realtà, quella polizza era inesistente e il contratto fasullo. “Io e la mia famiglia dovevamo partite per la Romania in macchina- ha continuato la donna- Mio marito, aprendo il sito web dell’assicurazione ha scoperto che in realtà non esisteva nessuna polizza e l'auto non era assicurata. Per fortuna che non siamo partiti quella sera”.
Quanto alla postepay su cui venne effettuata la ricarica, dalle indagini emerse che la carta, risultante intestata a C.M., venne attivata il 6 agosto 2021, quattro giorni prima della truffa, in un ufficio postale di Alife (provincia di Caserta) e poi estinta circa un mese dopo. In aula è stata anche chiamata a testimoniare la dipendente delle Poste che si occupò di chiudere il conto confermando che a consegnare la carta fu proprio l'imputato.
Il sedicente assicuratore, poi, non si fece più vivo, bloccando la donna sulla chat. In lacrime, fuori udienza, la vittima ha spiegato di aver subito una grande perdita economica: “In quel periodo lavoravo per nemmeno 800 euro al mese e ho quattro figli - ha detto-. È stata molto dura”.














