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Attualità | 10 novembre 2025, 06:36

Terza conferenza dei servizi sul deposito rifiuti a Clavesana, il Comitato del NO: "Siamo fiduciosi"

Ritengono che ci siano le ragioni per non dare il nulla osta al progetto. Il 19 novembre verranno presentate le integrazioni da parte della ditta proponente

Terza conferenza dei servizi sul deposito rifiuti a Clavesana, il Comitato del NO: "Siamo fiduciosi"

Mercoledì 19 novembre, presso il Palazzo della Provincia di Cuneo, si terrà la terza Conferenza dei Servizi chiamata a esaminare le osservazioni e a deliberare in merito al progetto di deposito di rifiuti proposto a Clavesana

Dalla sua costituzione, il comitato contrapposto — Comitato Clavesana dice No — ha raccolto forza e sostenitori, con l’obiettivo di impedire che venga autorizzato un impianto che reputa incompatibile con il territorio.  

Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di deposito e smaltimento di rifiuti speciali, compresi rifiuti pericolosi e non pericolosi. 

L'operazione ha suscitato forti preoccupazioni sul piano ambientale, urbanistico ed economico: le ragioni principali del “No” riguardano la vocazione del territorio — storicamente agricolo, vinicolo e turistico —, il traffico di mezzi pesanti che si genererebbe, e il rischio percepito per la salute e il paesaggio.  

Il procedimento amministrativo ha già visto due precedenti fasi: una prima conferenza (novembre 2023) conclusasi con parere negativo, una seconda (febbraio 2025) che ha richiesto integrazioni alla ditta proponente. 

Il 19 novembre potrebbe dunque rappresentare un punto di svolta: gli enti coinvolti valuteranno se il progetto è finalmente adeguato oppure se dovranno essere attivati ulteriori approfondimenti o addirittura se ci sarà una bocciatura definitiva.

Dopo l’esame delle nuove integrazioni presentate dalla ditta proponente, il Comitato ha inviato al responsabile del procedimento provinciale una nota di osservazioni nella quale sono stati individuati almeno nove punti che, sempre secondo il Comitato, necessitano ancora di essere approfonditi e chiariti nelle sedi competenti.  

Il 19 novembre, come già nelle precedenti conferenze, alcuni rappresentanti parteciperanno in veste di uditori. Ma non ci saranno azioni dimostrative in quella giornata. Perché ritengono che non ce ne sarà bisogno.

"A differenza delle precedenti conferenze - scrivono-, il 19 novembre non sarà organizzata una manifestazione popolare sotto il palazzo della Provincia; questa decisone non è maturata perché non crediamo più nella causa né tantomeno perché, per una visione di comodo, siamo stati descritti come un elemento di disturbo allo svolgersi delle sedute. Crediamo nella libertà che ogni cittadino ha di esprimere la propria opinione e siamo consapevoli di averlo sempre fatto in modo corretto e mai sopra le righe, avvallati, in ogni occasione, dal permesso delle Istituzioni cittadine per ogni attività svolta in luoghi pubblici. 

Giunti a questo punto siamo tuttavia fiduciosi che al di là di qualsiasi gesto, simbolico o concreto, gli elementi descritti più volte nelle numerose pagine di osservazioni prodotte dovrebbero da soli essere più che sufficienti per non dare il nulla osta a questo progetto".

Barbara Simonelli

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