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Attualità | 08 novembre 2025, 17:06

Asilo nido di Corso Europa ad Alba, il cantiere resta in salita: lavori al 35% e nessuna alternativa praticabile

L’interrogazione di Domenico Boeri e la risposta dell’assessore Edoardo Fenocchio: tra ritardi, scadenze PNRR e un cantiere che non può fermarsi

Asilo nido di Corso Europa ad Alba, il cantiere resta in salita: lavori al 35% e nessuna alternativa praticabile

La vicenda dell’asilo nido di Corso Europa è tornata al centro della discussione con toni più preoccupati che polemici. Da settimane, in città, ci si domanda che cosa stia realmente accadendo dietro alle transenne del cantiere: perché i lavori procedono a rilento, quali rischi corre il finanziamento del PNRR, quali margini di manovra abbia il Comune. L’interrogazione presentata da Domenico Boeri ha condensato queste domande in un’unica richiesta di chiarezza, ponendo all’amministrazione il nodo decisivo: cosa è accaduto dopo la scadenza tecnica del 25 settembre, indicata nei mesi scorsi come punto di verifica cruciale.

“A settembre si parlava di un 30% di lavori eseguiti e di un rischio concreto per i fondi del PNRR”, ha ricordato Boeri, chiedendo all’assessore Fenocchio di spiegare quali decisioni siano state prese per evitare di compromettere l’opera.

L’assessore ai Lavori pubblici Edoardo Fenocchio ha delineato un quadro puntuale, confermando un avanzamento che oggi si attesta attorno al 35% e riconoscendo le difficoltà incontrate dall’impresa affidataria. “Sin dalle prime fasi si sono manifestate criticità gestionali”, ha spiegato, precisando che la Ripartizione Opere Pubbliche ha più volte richiamato la ditta al rispetto degli obblighi contrattuali.

L’opera, ha ribadito, è incardinata nei meccanismi del PNRR e quindi soggetta a procedure e tempistiche rigidissime. La Centrale Unica di Committenza di Invitalia e il Ministero dell’Istruzione erano già stati informati del ritardo, ma senza riscontri operativi. Per questo, a settembre, l’amministrazione aveva preso in considerazione la possibilità più drastica: la risoluzione del contratto per grave inadempimento. Una strada che, però, avrebbe automaticamente portato allo sforamento delle milestone europee, rendendo impossibile salvare il finanziamento.

“In assenza di alternative compatibili con i tempi imposti dal PNRR, la scelta obbligata è stata proseguire con l’attuale impresa, applicando tutte le sanzioni previste e intensificando il controllo sul cantiere”, ha aggiunto Fenocchio, sottolineando che si attendono eventuali aggiornamenti dal Ministero o da Invitalia su possibili proroghe oggi non previste.

Boeri, nella replica, ha espresso preoccupazione per la tenuta complessiva dell’opera, invitando l’amministrazione a non perdere di vista il quadro delle scadenze europee e a garantire la massima trasparenza nei passaggi futuri.

Daniele Vaira

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