“La cultura è lo strumento potente che permette di aprire i dialoghi, i confronti” ha detto la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero.

Ospitato presso l’Humanities Forum di Villa Tornaforte Aragno, in frazione Madonna dell’Olmo, il festival letterario “Ponte del Dialogo” ha inaugurato nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 2 novembre, la sua nuova edizione.
Un momento davvero emozionante, voluto in primis da Nino Aragno. Villa Tornaforte Aragno non è un luogo qualunque, ma uno spazio dove si respira il grande valore di una pagina scritta. Un luogo non a Dronero, città del festival, ma che proprio per questo è divenuto per l’occasione il simbolo di un intreccio di collaborazioni e di una manifestazione conosciuta ormai in tutto il Piemonte.

“Ringrazio per il sostegno la Regione Piemonte, la Fondazione CRC, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Banca di Caraglio - ha detto il sindaco Mauro Astesano, presente insieme all’assessore alla Cultura Carlo Giordano - Desidero rivolgere un particolare ringraziamento a chi permette lo svolgimento di questo festival, attraverso la passione, l’impegno, la scelta degli autori e l’organizzazione: l’Agenzia di Sviluppo AFP, qui rappresentata da Fabrizio Pellegrino e dalla direttrice generale Ingrid Brizio. Un grazie per la collaborazione anche l’Istituto Comprensivo di Dronero, nell’ambito della sezione Young, ed all’Istituto Alberghiero di Dronero, i cui allievi si occuperanno dell’accoglienza del pubblico insieme allo staff del Festival e ci delizieranno con qualche gustoso aperitivo. Ricordo e ringrazio anche le numerose associazioni e istituzioni culturali di Dronero: il Centro Studi Cultura e Territorio, Espaci Occitan, il Museo Luigi Mallé, la Biblioteca Civica, le associazioni Prometheus, Il Maira, Voci del Mondo e Il Bottegone.”
A ricordo di Pier Paolo Pasolini, nel giorno del cinquantesimo anniversario della sua tragica morte, la nuova edizione del “Ponte del Dialogo” è iniziata con un delicatissimo omaggio.
“Che cosa sono le nuvole. Frammenti da Pasolini” ha visto protagonisti l’attore Luca Occelli ed il polistrumentista Franco Olivero. Un intreccio tra musica, parola e pensiero, che ha visto, tra i tanti, anche il richiamo a Domenico Modugno, che nel 1967 interpretò il frammento metaforico e poetico di Pasolini nel cortometraggio omonimo. Una sinergia intensa, un’incisiva azione interpretativa: connubio perfetto Occelli e Olivero che ancora una volta hanno mostrato tutta la loro passione e bravura.

Il festival dronerese sarà anche quest’anno un intreccio calibrato fra autori di grande visibilità, autori più di nicchia, proposte per i ragazzi, valorizzazione della cultura del territorio, reading e sconfinamenti nel mondo musicale e teatrale. Si alterneranno narrativa, poesia, saggistica, testimonianze,… il tutto anche con dei specifici workshop di scrittura.


Presente ieri per l’occasione anche l’assessore regionale Marco Gallo: “Sono un frequentatore del Ponte del Dialogo da quando è nato - ha detto - una manifestazione che fin dall’inizio è stata curata nei minimi dettagli, che sta crescendo e diventando sempre più diffusa. La possibilità oggi di inaugurare questa nuova edizione proprio qui, nella casa di Nino Aragno, che è la casa della cultura, ha davvero significato. Porto insieme alla consigliera Giulia Marro i saluti dalla Regione, che sostiene con convinzione questo festival”.
Saranno imperdibili giorni dedicati alla cultura questi a Dronero.
Per consultare il programma giorno per giorno cliccare sul seguente link https://pontedeldialogo.it/edizione/autunno-2025/















