Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro programmatico di ottobre tra i comitati pendolari piemontesi e i rappresentanti di Trenitalia Piemonte, RFI e Agenzia della Mobilità. Al centro del tavolo, i dati sulla linea SFM4 Alba–Germagnano, una delle tratte più frequentate dai lavoratori e dagli studenti del territorio.
Dal monitoraggio diffuso dal Comitato Alba-Germagnano, effettuato tra il 22 settembre e il 22 ottobre 2025, risulta che, su 866 corse programmate, 366 hanno registrato problemi: cancellazioni, ritardi o variazioni di servizio. Il tasso di puntualità reale, considerando anche i ritardi inferiori ai cinque minuti, si ferma al 58,6%, con una media di 9,1 minuti di ritardo.
Un dato che, secondo il portavoce del comitato Alba–Germagnano, "non rispecchia le condizioni effettive dei viaggiatori". "Nel capitolato tecnico non vengono conteggiati i cinque minuti di ritardo, ma per chi prende il treno ogni giorno fanno la differenza. Se li includiamo, la puntualità scende sotto il 60%. Non si può continuare così: serve trasparenza e correttezza nei numeri."
Dal gruppo dei pendolari di Bra, che partecipa stabilmente alle riunioni, emerge una fotografia altrettanto chiara. "I problemi maggiori riguardano i treni del mattino, quelli usati da studenti e lavoratori. Sulla linea Alba–Germagnano la puntualità è alta, ma a Torino Porta Susa scende fino al 23% per il convoglio 26409 delle 7.07 da Alba, che dovrebbe arrivare alle 8.30. Sono ritardi che pesano sulla quotidianità."
Altro punto critico è la comunicazione nelle stazioni intermedie, dove mancano sistemi informativi aggiornati. "In stazioni come Bandito o Monticello non ci sono altoparlanti o monitor: i viaggiatori restano senza notizie. L’informazione la forniamo noi, con gruppi WhatsApp fra pendolari" raccontano dal Comitato.
Dal versante albese, il Comitato conferma le priorità: "La situazione è migliorata rispetto all’anno scorso, ma permangono ritardi sui treni più importanti del mattino. Abbiamo chiesto di potenziare l’informazione all’utenza, di garantire maggiore controllo sui titoli di viaggio e sul rispetto delle regole di convivenza. Viaggiare in modo civile significa rispettare un bene comune."
Trenitalia e RFI hanno preso l’impegno di fornire, al prossimo incontro, i dati di puntualità specifici per le stazioni torinesi e di valutare l’introduzione di strumenti digitali di informazione lungo la linea.














