La cappella di Santa Maria del Castello va in rovina, ma qualcuno a Bra non ci sta. Per rispolverare dal cassetto il sogno di salvarla dall’incuria in cui versa da molti anni, pubblichiamo la lettera pervenuta alla nostra redazione, firmata da una cittadina braidese.
"Scrivo in riferimento all’articolo uscito sulla vostra testata (LEGGI QUI) che riguarda la cappelletta di via Santa Maria del Castello, della quale è stato descritto bene il degrado attuale. Guardandola, con i suoi muri tutti scrostati, crepe vistose, parti bucate in cui i mattoni non hanno più legante fra loro, il piccolo “campanile” su cui resistono pochi coppi, è facile immaginarne il cedimento e il crollo a breve. E rincresce tanto vederla in queste condizioni a noi che abitiamo in zona! Perché la cappelletta è il simbolo della via, è lì da tempo immemorabile, da secoli, ha superato innumerevoli epoche storiche, abbarbicata alla collina. Fino a non moltissimi anni fa due anziane signore, che abitavano nei pressi ed ora non ci sono più, se ne prendevano cura: una pulizia ogni tanto e sovente dei fiori freschi del giardino. A maggio si recitava il rosario e poi, sulle porte delle case della zona, compariva un invito per una Messa che veniva celebrata dal parroco di Sant’Andrea, molto partecipata dagli abitanti della via e dei dintorni. E quella sera lì, la campana, che ora sembra resistere precaria, attaccata al piccolo arco fatiscente in alto, faceva sentire la sua voce. Dopo la Messa seguiva un momento di convivialità, intorno ad un tavolo improvvisato in strada, con dolci preparati in casa. I bambini giocavano, la gente chiacchierava. La cappelletta “faceva la sua parte” per la vita sociale e religiosa delle persone della via. Tra i ricordi che mi tornano in mente, c’è anche un bel momento di teatro in una scuola dell’infanzia del circondario dove, nei giorni precedenti il Natale, una signora appassionata di teatro aveva raccontato ai bambini la storia della Madonnina di via Santa Maria del Castello… Maria aveva percorso molta strada, aveva attraversato i boschi arrivando da Pocapaglia ed era arrivata fin lì dove, stanchissima per il lungo viaggio, si era fermata. Sarebbe difficile accettare il crollo della chiesetta di via Santa Maria del Castello, una sconfitta non aver riconosciuto il suo grande valore e non aver saputo e potuto preservarla. Grazie per l’attenzione".

















