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Attualità | 26 settembre 2025, 13:47

"Bere il territorio"premia Melania Mazzucco. Domani a Grinzane la cerimonia di consegna

La scrittrice entra nell'albo d'oro del concorso letterario. Premi speciali ad Armando Castagno per l’attività letteraria a favore della cultura del vino, alla cooperativa Artimestieri e al libro “Il vino e la storia”, articoli e saggi di oltre un decennio

Melania Mazzucco

Melania Mazzucco

Si svolgerà sabato 27 settembre alle ore 17,30 presso il castello di Grinzane Cavour, Sala delle Maschere, la cerimonia finale di premiazione del concorso letterario "Bere il territorio", promosso da Go Wine e giunto al traguardo della 24ª edizione.

Un’iniziativa culturale che ha sempre accompagnato la vita dell’associazione nata ad Alba nel 2001, per un progetto teso a promuovere cultura del vino ed enoturismo in Italia. Per la terza volta l’evento finale si celebra nella prestigiosa sede del castello di Grinzane Cavour.

"Bere il territorio" è sempre stato un riferimento in tal senso, per comunicare una determinata visione del vino, per unire vignaioli e consumatori attenti e consapevoli, per promuovere un’immagine positiva del vino di qualità e degli importanti valori sociali e culturali di cui è portatore. 

Attraverso tante edizioni il concorso si è evoluto, con nuove iniziative e nuove relazioni, mantenendo tuttavia saldi alcuni punti di riferimento.

A cominciare dal titolo, nato per una sorta di provocazione, e rimasto sempre attuale: “Bere il territorio”, per attribuire un valore aggiunto a ciascun vino di qualità ed apprezzare, attraverso il calice, non solo il prodotto in sé, ma anche la cultura e l’ambiente che esso racchiude.

Da alcuni anni l’iniziativa si è rafforzata sempre ispirandosi all’idea che ha ispirato fin dalla costituzione l’associazione Go Wine: ovvero guardare ad una figura qualificata di consumatore che non ama solo conoscere e degustare i vini, ma avverte il desiderio di farsi viaggiatore per scoprire i luoghi dove ciascun vino si afferma e dove uomini e donne del vino operano.

Si mantiene peraltro inalterato lo spirito di fondo che anima l’iniziativa culturale: storia, tradizioni, paesaggio e vicende culturali sono diversi i fattori che distinguono il vino da una qualsiasi bevanda e che si esaltano nel percorrere un territorio del vino.

L’attualità del tema è peraltro confermata da un anno complesso per il mondo del vino: prima alle prese con le nuove normative in tema di patente, poi per scongiurare gli attacchi che tendono a equiparare (sbagliando!) il vino ai superalcolici; poi la lunga querelle sui dazi, senza trascurare le nuove tendenze sui consumi e il fattore prezzi che rischia di allontanare quote importanti di pubblico.

I temi della ricerca e della sostenibilità si affiancano in modo sempre più importante alla sezione generale del Concorso e riguardano alcuni riconoscimenti che verranno attribuiti sabato prossimo al Castello di Grinzane Cavour.

A Melania Mazzucco, scrittrice e drammaturga italiana, sarà assegnato il riconoscimento de “il Maestro” di Bere il territorio.

Il riconoscimento al “Maestro” è stato istituito a partire dalla terza edizione e si propone di premiare importanti figure della cultura italiana, che possano essere di riferimento per i più giovani o testimoni di un particolare rapporto con l’identità dei luoghi e della civiltà materiale che li caratterizza.

Il riconoscimento de “Il Maestro” è stato nelle precedenti edizioni attribuito a Luigi Meneghello, Niccolò Ammaniti, Claudio Magris, Lorenzo Mondo e Gianmaria Testa, Sebastiano Vassalli, Dacia Maraini, Alberto Arbasino, Enzo Bettiza, Franco Loi, Francesco Guccini, Pupi Avati, Raffaele La Capria, Gustavo Zagrebelsky, Maurizio Maggiani, Luciano Canfora, Marcello Fois, Maurizio Molinari, Paolo Pejrone, Tullio Pericoli, Ugo Nespolo e Antonio Ricci.

Nella sezione generale è risultato vincitore il torinese Simone Restaldi, con il racconto “Dazi”, cogliendo un tema di particolare attualità.

Un premio speciale verrà attribuito ad Armando Castagno, per l’importante opera letteraria a favore della cultura del vino.

Il riconoscimento ad una pubblicazione che abbia come tema il vino o che, comunque, riservi al vino una speciale attenzione, va a Genova all’opera di Pietro Stara con il libro “Il Vino e la storia, articoli e saggi di oltre un decennio” (Marco Sabatelli Editore).

Sono due i riconoscimenti riservati al tema della sostenibilità, indicato nell’art. 8 del Bando di Concorso. Un Premio istituito per il quarto anno consecutivo nel segno del rinnovamento della progettualità del Concorso, con un radicamento legato al territorio della Provincia di Cuneo e non solo, secondo alcune linee di indirizzo indicate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

Vincitori sono la cooperativa Sociale onlus “Artimestieri” di Boves, che dal 1989 si occupa di bioedilizia e di bioarredamento, con una notevole attenzione al tema del recupero e riutilizzo del sughero, e la cantina veneta: Cà Lustra di Cinto Euganeo per l’impegno a favore della sostenibilità, con una specifica attenzione al tema dell’uso del vetro.

La giuria del concorso è composta da Gianluigi Beccaria (Università di Torino), Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Bruno Quaranta (La Repubblica), Massimo Corrado (Associazione Go Wine).

 

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