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Agricoltura | 18 settembre 2025, 13:56

Rca e mezzi agricoli, Varrone (Cia Cuneo): "Stop all'assicurazione obbligatoria per i mezzi che non circolano su strada, serve passo decisivo del parlamento"

Il direttore provinciale di Cia Agricoltori italiani di Cuneo commenta i cinque emendamenti al ddl “Imprese” depositati da senatori di diversi schieramenti politici che hanno raccolto le sollecitazioni del mondo agricolo

Igor Varrone

Igor Varrone

«Correggere l’incongruenza sull’obbligo Rca (Responsabilità civile autoveicoli) per le macchine agricole che operano solo in aree private significa garantire giustizia normativa e sostenibilità economica, senza indebolire le tutele già in essere».

Così Igor Varrone, direttore provinciale di Cia Agricoltori italiani di Cuneo, commenta i cinque emendamenti al ddl “Imprese”  depositati da senatori di diversi schieramenti politici che hanno raccolto le sollecitazioni del mondo agricolo, con in primo piano Cia Agricoltori italiani, da sempre impegnata a contrastare l’assurdità della norma.

Le modifiche chiariscono che trattori e macchine operatrici utilizzati esclusivamente in fondi aziendali, cantieri, piazzali o magazzini non debbano essere soggetti all’obbligo di polizza Rc auto.

«Dal 2024 – ricorda Varronegli imprenditori agricoli si trovano davanti a un paradosso: dover assicurare anche mezzi fermi o non immatricolati, con costi inutili e rischi di irregolarità formali».

Spiega il direttore provinciale di Cia Cuneo: «Una macchina che non scende mai su strada non può essere equiparata a un veicolo in circolazione. Già oggi i carrelli elevatori e i mezzi impiegati in porti e aeroporti sono esclusi: estendere la stessa logica al comparto agricolo e agromeccanico è un atto dovuto».

La soluzione proposta, sottolinea Varrone, non riduce in alcun modo la sicurezza: «Le aziende agricole restano soggette agli obblighi assicurativi e alle pratiche di gestione che già garantiscono lavoratori e terzi. Si tratta, piuttosto, di evitare duplicazioni di oneri e di riconoscere la responsabilità di imprese che investono ogni giorno in manutenzione, innovazione e sostenibilità».

Conclude Varrone: «Il sostegno trasversale raccolto in Parlamento, dimostra che il dialogo con le associazioni del settore può produrre convergenze reali. Ora serve il passo decisivo: approvare gli emendamenti e trasformare questo lavoro condiviso in una norma chiara, equa e applicabile».

cs

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