Si è chiusa con grande successo l’edizione 2025 di Goodwine, la tre giorni che a Neviglie celebra il vino non solo come prodotto, ma come esperienza culturale, architettonica e sociale.
Venerdì 11 luglio si è aperta con una raffinata degustazione guidata a cura dell’enologo Bertini, con vini Trentini e di Neviglie, che ha introdotto il pubblico a un racconto sensoriale tra tradizione e innovazione.
Sabato 12 luglio, il convegno “Vino e architettura nell’era dell’enoturismo e della sostenibilità” ha offerto interessanti spunti di riflessione su temi oggi centrali per chi opera nel mondo vitivinicolo.
È emersa con forza la necessità di ripensare la progettazione delle cantine non solo come spazi funzionali alla produzione, ma come luoghi che dialogano con il paesaggio e che offrono esperienze immersive ai visitatori. L’architettura delle cantine può diventare così strumento di narrazione e identità, capace di valorizzare la storia locale e attirare un turismo sempre più attento alla qualità e alla sostenibilità. Molto si è discusso anche dell’equilibrio tra estetica e impatto ambientale: le nuove costruzioni, specie in ambiti rurali di pregio, devono oggi rispondere a criteri rigorosi di sostenibilità energetica e paesaggistica. Le buone pratiche già attive in diverse regioni italiane mostrano che un’alleanza tra imprese, istituzioni e progettisti è possibile, e auspicabile.

Fiorenzo Valbonesi, architetto di fama nazionale noto per il suo approccio estetico e funzionale nella progettazione di cantine; Michele Manelli, fondatore e CEO di Salcheto, cantina pioniera nella sostenibilità ambientale; Bruno Bertero, direttore dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero; Daniele Manzone, direttore di Strada del Barolo; Pier Paolo Lorieri, direttore di Strade del Vino. Moderatrice: La giornalista Alessandra Biondi Bartolini
Domenica 13 luglio è stata la giornata più emozionante, con la cerimonia di consegna dei Caviot d’Argento 2025, il prestigioso riconoscimento che ogni anno premia personalità che hanno contribuito in modo significativo alla crescita culturale, sociale, economica o civile del territorio.
Quest’anno il premio è stato assegnato a:
🟫 Dario Stella (alla memoria)
Uomo di comunità e Alpino autentico, ha rappresentato per Neviglie un esempio di dedizione silenziosa e instancabile.
Motivazione: “Per l’impegno generoso al servizio della comunità nevigliese, la capacità di custodire e trasmettere i valori della memoria e della solidarietà, e il contributo concreto alla coesione sociale attraverso la guida del gruppo Alpini.”
🟫 Francesco Cappello
Professionista sobrio e rigoroso, da anni mette le proprie competenze economiche al servizio del bene comune, partecipando attivamente allo sviluppo del territorio attraverso enti e fondazioni.
Motivazione: “Per il profilo professionale di alto livello, l’integrità etica e l’impegno in progetti a forte impatto sociale e culturale, sempre ispirati a principi di trasparenza e innovazione.”
🟫 Silvia Guidoni
Ricercatrice e docente, ha saputo coniugare scienza e territorio, contribuendo allo sviluppo di una viticoltura più consapevole e sostenibile.
Motivazione: “Per aver portato la ricerca scientifica a diretto contatto con i vigneti del territorio, stimolando pratiche agronomiche innovative e rafforzando il legame tra università, produttori e amministrazioni comunali.”

Corrado Benotto, Mirella Stella, Silvana Rabellino, Oscar Stella,Francesco Cappello, Silvia Guidoni
Durante la cerimonia, i ragazzi di Neviglie Green hanno donato il ricavato del loro salvadanaio per due progetti internazionali: una borsa di studio destinata ad un giovane ucraino e un contributo economico al Villaggio delle bambine in Sri Lanka gestito dall’ONG MEDACROSS. A ricevere l’assegno, il presidente, prof. Daniele Regge.

Carol Rapalino, Anna Giacosa, Lorenzo Giacosa, Corrado Benotto, Angelo Conti, Daniele Regge
Successivamente si è svolta la premiazione dell’estemporanea di pittura “Vino e Architettura”, che ha visto la vittoria del sig. Claudio Cullino.

La manifestazione si è conclusa con la tradizionale merenda sinoira in contrada, all’insegna della convivialità, della musica e di un brindisi collettivo al futuro del vino e del territorio.












