Nell’ultima settimana, con l’aumento delle temperature, anche l’ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno ha registrato una crescita degli accessi al Pronto Soccorso. “Abbiamo rilevato una media di 182-183 ingressi al giorno nell’ultima settimana, rispetto ai consueti 164-165: si tratta di un incremento del 10-12%”, spiega il primario Massimo Perotto (nella foto sotto).
L’aumento riguarda soprattutto la fascia anziana della popolazione: “Il 30% dei pazienti ha più di 65 anni, mentre il 10% supera gli 80 anni”. A incidere, secondo Perotto, è il caldo: “L’anziano fragile è il soggetto più esposto: trovandosi spesso in situazioni di scarsa mobilità e di comorbidità rischia maggiormente la disidratazione, anche per la fisiologica riduzione dello stimolo della sete”.
La situazione rimane comunque gestibile: “Non ci sono stati codici rossi direttamente legati al caldo. Tutto è sotto controllo e non si segnalano emergenze particolari”, precisa il medico. Un elemento fondamentale in questo equilibrio è la climatizzazione integrale dell’ospedale, che rappresenta una differenza significativa rispetto ad altre strutture. “È una caratteristica da sottolineare. Il fatto che ogni ambiente sia rinfrescato garantisce condizioni migliori sia per i pazienti che per il personale”, aggiunge Perotto.
In vista di un’estate che si preannuncia lunga, è stata inoltre adottata una misura straordinaria: “Dal primo luglio al 30 settembre abbiamo attivato due letti aggiuntivi in Medicina d’Urgenza, portando il totale da otto a dieci. Una scelta condivisa con la direzione per fronteggiare il possibile perdurare dei flussi elevati”. Il monitoraggio prosegue, ma a oggi la risposta sanitaria è efficace e coordinata. “Siamo lontani dalle criticità che si registrano in altre città più grandi”.