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Attualità | 11 giugno 2025, 10:56

Ondate di calore sempre più frequenti anche in Granda: oggi e domani l'allerta è arancione

La provincia deve fare i conti con periodi di caldo intenso prolungati e notti sempre più calde. Forestazione urbana e verde pubblico le azioni di contrasto più efficaci nelle città

Ondate di calore sempre più frequenti anche in Granda: oggi e domani l'allerta è arancione

L’estate non è ancora ufficialmente iniziata, ma i termometri della provincia di Cuneo fanno già registrare temperature prossime ai 30 gradi in pianura e notti sempre più calde: il fenomeno delle ondate di calore sta investendo con crescente intensità anche la Granda, un territorio tradizionalmente abituato a estati miti e ventilate.

L’ARPA Piemonte, nelle sue più recenti previsioni (aggiornate al 6 giugno 2025), conferma che larghissima parte dell’estate sarà dominata da condizioni calde e secche, con un’alta probabilità che a luglio la regione sia investita da ondate di calore intense, trainate dall’anticiclone africano. Giugno offre ancora alcune occasioni di instabilità, ma dalla piena estate il clima si farà più uniforme, con pause temporanee a fine agosto.

Caldo e afa significano "ondate di calore", per le quali Arpa emette un bollettino quotidiano nel periodo che va dal 15 maggio al 30 settembre, quello a maggior rischio. 

I bollettini consentono di adottare comportamenti e precauzioni per difendersi dagli effetti dannosi del caldo e alle istituzioni di mettere in atto tempestivamente le misure e gli interventi preventivi più efficaci per la tutela della salute.

Ondate prolungate possono infatti portare a colpi di calore, disidratazione e peggioramento di patologie croniche. 

La provincia di Cuneo, oggi e domani, è al livello 2 su una scala di valori che va da 0 (nessun disagio) a 3 (forte disagio).

A 2 il disagio è moderato, così come i rischi per i soggetti più fragili. 

E' soprattutto nei centri abitati che si fanno i conti con l’aumento del caldo. A Cuneo città, la combinazione tra asfalto, traffico e scarsa ventilazione fa salire le temperature percepite. Fossano, Mondovì e Savigliano hanno registrato negli ultimi anni un aumento significativo dei cosiddetti “giorni tropicali” (con minime sopra i 20°).

Un'azione di contrasto è possibile attraverso forestazione urbana e incremento del verde pubblico. Le città devono ripensarsi: più alberi, meno cemento, materiali riflettenti e ombreggiatura naturale. 

Difficile, quindi, non fare riferimento ai cedri di piazza Europa e alla battaglia di chi vuole preservarli dall'abbattimento, proprio perché costituiscono un polmone verde nel cuore della città. 

 

Barbara Simonelli

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