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Attualità | 11 giugno 2025, 06:06

Il genio nonsense del doppiatore Fabio Celenza apre l'Artico Festival a Bra: "Vi farò ridere con l'indiano Antonello Vendindi"

Il comico-musicista lanciato dal web e da Propaganda Live porta domani in scena uno spettacolo ibrido, tra rock, parodie e improvvisazione. Lo abbiamo sentito in esclusiva

Il doppiaggio "live" di Fabio Celenza

Il doppiaggio "live" di Fabio Celenza

C’è chi sincronizza il suono con l’immagine. E chi sincronizza Putin con una zuppa. Per chi ha imparato a conoscerlo su YouTube o a Propaganda Live, Fabio Celenza è un talento fuori formato. Doppiatore nonsense, musicista di base, showman per vocazione. Giovedì 12 giugno alle ore 21, sarà lui ad aprire la nona edizione di Artico Festival nel suggestivo Parco della Zizzola di Bra, per una serata in cui si ride, si ascolta musica, e si balla anche un po’.

Fabio, è la tua prima volta nel Roero?
"Ero stato a Torino più volte, nel Monferrato, ma non sono mai stato prima nel Cuneese. Sono molto curioso. Un esordiente in collina, diciamo."

Nella tua biografia colpisce il fatto che tu venga dalla musica, vieni dal Conservatorio. Ma anche nei tuoi doppiaggi c’è molto ritmo, vero?
"Assolutamente. Prima dei doppiaggi suonavo, poi ho ripreso la musica per integrarla nello spettacolo. È tutto molto legato al tempo, all’armonia, al sincronismo. È una questione di orecchio."

Come nasce l’idea dei doppiaggi? 
"Ho iniziato più o meno dieci anni fa, per gioco. Mi accorgevo che mi faceva ridere, e faceva ridere anche gli altri. Ho pubblicato i primi video, ed è andata subito bene. I primi erano su delle rockstar: Mick Jagger, Keith Richards... la musica è sempre rimasta nel mio percorso."

Da lì il successo sul web, poi in TV…
"Sì, ho fatto molte esperienze: TV, web, campagne pubblicitarie per brand, lavori per Netflix, Amazon Prime… All’inizio facevo cabaret, poi Zelig, e piano piano ho costruito uno spettacolo. Prima erano uno, due, tre doppiaggi, poi venti minuti, poi quaranta. A un certo punto mi stufato e ho detto: facciamolo con la band!"

Come scegli i personaggi da doppiare? Vai a istinto o hai una logica precisa?
"Dopo dieci anni ho doppiato tutti i famosi. Ora mi diverto con gli sconosciuti, tipo quegli indiani che fanno l’oroscopo".

Ci vuole molto allenamento per coordinare testo e labiale. Ormai è naturale?
"Tecnicamente sì. Ne ho fatti talmente tanti che ho sviluppato un metodo, mi sento abbastanza bravo. Ma l’ispirazione non viene sempre: quando diventa lavoro, non è più solo piacere".

Hai un testo scritto o improvvisi tutto?
"No, non posso scrivere prima. Deve combaciare perfettamente con il labiale. Guardo il video senza audio, mi segno le parole, poi costruisco la storia. L’80% delle parole che mi segno le butto: devo creare un senso, un ritmo, un suono. È un lavoro molto visivo".

Parliamo dello spettacolo a Bra: cosa vedrà il pubblico in “Faffiga X-Files”?
"È uno show che integra tutto quello che mi sembrava mancare. Ci sono i cavalli di battaglia dei miei doppiaggi e anche i doppiaggi “cantati”, che abbiamo musicato e ora suoniamo dal vivo con la band. Ci sarà Salvini, c’è Nino D’Angelo, i rapper.  Ci sono momenti in cui andiamo in sync perfetto col video. Alcuni materiali vengono dagli anni ’90, da video che guardavo da piccolo. È un cocktail".

Ti autodoppi mentre suoni?
"No, non mi doppio. Sopra ci sono le voci originali doppiate da me, ma suoniamo live sopra il video. In certi casi ci accompagniamo alla scena, come una colonna sonora grottesca."

Puoi svelarci qualche personaggio che vedremo giovedì?
"Ci saranno Mick Jagger, il Dalai Lama, gli indiani dell’oroscopo… e poi una novità: Ganesh, che faceva parte del duo Shankar Ganesh, compositori tamil. L’ho ribattezzato Antonello Vendindi, perché sembra Venditti anni ’70 con gli occhiali. Gli faccio cantare un pezzo come se fosse Venditti".

Il festival,  giunto alla sua nona edizione, proseguirà fino al 14 giugno, trasformando la collina della Zizzola in un luogo sospeso tra natura, musica e libertà. L’apertura cancelli è prevista ogni giorno alle 19, con inizio spettacoli alle 20.00 (giovedì alle 21). I biglietti sono acquistabili in prevendita su DICE:  https://dice.fm/bundles/artico-festival-2025-7rd9  (ingresso gratuito per i bambini fino ai 12 anni compiuti accompagnati da un adulto e per le persone con disabilità. Tutte le info su www.articofestival.it.)

Daniele Vaira

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