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Attualità | 05 giugno 2025, 12:29

Bra: Giornata Mondiale dell’Ambiente nel segno del Bosco Urbano di Comunità

Un progetto della Comunità Laudato Si’ di Bra, co-finanziato dal Comune

Bra: Giornata Mondiale dell’Ambiente nel segno del Bosco Urbano di Comunità

Per un albero che cade, c’è una foresta che cresce. Succede a Bra, dove mesi addietro è stata tagliata una pianta secca di lagerstroemia in via Aldo Moro, senza essere sostituita, e intanto è stato inaugurato il Bosco Urbano di Comunità.

Perché ne parliamo? Perché il 5 giugno si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente, istituita nel 1972 dalle Nazioni Unite per incoraggiare la consapevolezza e l’azione a livello mondiale a favore dell’ambiente.

Un esempio virtuoso è dato appunto dalla cerimonia di piantumazione di nuovi alberi, che si è tenuta a Bra e la cui cronaca è rimandata al contributo scritto che ci è pervenuto in redazione. Eccolo.

«Sabato 31 maggio abbiamo inaugurato il Bosco Urbano di Comunità, alla presenza del sindaco Gianni Fogliato e dell’assessora all’ambiente Francesca Amato, che ci hanno onorato di un loro intervento.

È un progetto della Comunità Laudato Si’ di Bra, co-finanziato dal Comune di Bra.

La realizzazione di questo Bosco Urbano di Comunità di fronte agli edifici di edilizia popolare in via Ascanio Sobrero a Bra è stato importante, e lo sarà sempre più a mano a mano che gli alberi cresceranno, per ricreare comunità attorno alla città, per contrastare l’inquinamento, ridurre la presenza di CO2 nell’aria e assorbire calore, proprio in questa zona di ingresso a Bra e di vicinanza con il nuovo polo scolastico in costruzione.

Sono stati piantumati 6 alberi.

LIQUIDAMBAR

Il nome significa "ambra liquida" e infatti incidendo queste piante sgorga una resina.

È diffuso in Nord America ed Estremo Oriente.

È un albero che diventa maestoso e che fornisce riparo dai raggi del sole.

La chioma è composta da foglie verdi palmate, che ricordano quelle dell’acero.

In primavera fiorisce con fiori giallo-verdi che si notano appena confusi tra le foglie giovani. Durante l’estate crescono frutti rotondi prima verdi, poi marroni che durano a lungo, anche per tutto l’inverno.

LIRIODENDRON

È un albero della famiglia delle magnolie che diventa di notevoli dimensioni.

Le foglie hanno una forma quadrata e in autunno diventano giallo crema.

I fiori verde pallido sono simili a quelli del tulipano.

I frutti secchi ricordano delle pigne strette e piccole.

ACERO ROSSO

È un albero di dimensioni medio-grandi.

È diffuso nella parte orientale e centrale dell’America del Nord.

La foglia è il tratto più caratteristico (bandiera del Canada).

I fiori rossi  compaiono a partire dai 4 anni di età.

Il frutto è a forma di ala, per sfruttare il vento per la diffusione del seme.

GLEDITSIA

Sono alberi diffusi nelle regioni temperate e subtropicali delle Americhe, dell’Asia e dell’Africa.

Il portamento inconfondibile è allargato con la cima che tende ad appiattirsi.

Le foglie sono composte da numerose foglioline di piccole dimensioni, prima giallo brillante e poi quasi arancione.

La fioritura è discreta, con numerosi fiorellini.

I frutti sono lunghi baccelli prima verde chiaro e poi marrone rossiccio.

TIGLIO

È un albero che diventa di notevoli dimensioni, ha una vita lunga (arriva fino a 250 anni). Possiede un tronco robusto.

Le sue foglie, di colore verde intenso, sono a forma di cuore con margine seghettato.

I fiori profumati sono di colore giallognolo e con il polline raccolto dalle api si può ricavare dell’ottimo miele. 

L’infuso, la tisana e lo sciroppo dei fiori hanno proprietà anticatarrali, emollienti, antispasmodiche, vasodilatatrici e calmanti degli stati d’ansia.

FAGGIO ROSSO PENDULO

L’albero è più piccolo del faggio comune, ha rami ampi e penduli che arrivano a toccare il suolo. Può raggiungere anche 20 metri di altezza e ha crescita lenta.

Le foglie sono semplici, larghe, con margine intero e ondulato.

I fiori sono poco appariscenti e compaiono in primavera.

I frutti secchi hanno una membrana esterna coriacea di colore marrone. Il seme ha forma piramidale a base triangolare ed è molto apprezzato dagli animali.

Nell’occasione abbiamo voluto dedicare con una targa commemorativa 2 alberi a 2 nostri soci fondatori recentemente scomparsi.

È stato un momento intenso e commovente quando Renata Gavuzzo, moglie di Giovanni Burdese, ha scoperto la targa in suo ricordo, vicino all’albero di tiglio e quando Celestina Milanesio, moglie di Dino Sacchetto, ha scoperto la targa in suo ricordo, vicino all’albero di gleditsia».

Chissà se anche nell'aiuola pubblica di via Aldo Moro si potrà presto festeggiare una nuova piantumazione…

silvia gullino

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