«Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea rischiano di colpire duramente le imprese piemontesi. Ma oggi, oltre alla minaccia dei dazi, si profila un rischio ancora più grave: quello della speculazione finanziaria mascherata da politica commerciale». Così il consigliere regionale Mauro Calderoni (PD) nel suo intervento in Aula a sostegno dell’ordine del giorno presentato dal Gruppo Democratico.
«Le altalene di dichiarazioni e smentite da parte del presidente Trump non sono più solo una strategia politica – ha aggiunto Calderoni – ma sempre più analisti intravedono in questo comportamento un disegno deliberato per influenzare i mercati e trarne profitto. Se così fosse, ci troveremmo davanti non solo a un attacco all’economia europea, ma a una minaccia per la tenuta stessa delle nostre democrazie».
L’ordine del giorno impegna la Regione Piemonte a farsi parte attiva nel confronto con il Governo e con le istituzioni europee, a sostenere le imprese più esposte – in particolare le Pmi dei settori agroalimentare e manifatturiero – e a istituire un tavolo regionale di crisi per monitorare l’evoluzione dello scenario internazionale.
«Il Piemonte esporta ogni anno verso gli Stati Uniti beni per oltre 6,8 miliardi di euro – ha concluso Calderoni –. Il protezionismo non è la risposta. Se dietro il protezionismo c’è anche la speculazione, allora il pericolo è doppio: economico e democratico».












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