Richiama l’esigenza di eliminare "fantasiose interpretazioni" e "inopportune strumentalizzazioni" la nota con la quale il gruppo Merlo intende dire la sua sulle argomentazioni che hanno convinto la Fiom Cgil a indire per la giornata di oggi, mercoledì 21 maggio, uno sciopero di un’ora e mezza per ognuno dei tre turni di lavoro. A seguire il testo integrale recapitato dal gruppo industriale al nostro giornale.
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In relazione alle motivazioni poste alla base dello sciopero indetto oggi dalla rappresentanza sindacale di FIOM-CGIL, con particolare riferimento al premio di risultato aziendale, si ritiene necessario fare alcune precisazioni per ristabilire la veridicità dei fatti e per ricordare l’effettivo contenuto degli accordi sottoscritti, eliminando fantasiose interpretazioni e inopportune strumentalizzazioni.
Il premio di risultato, definito nell’ambito dell’accordo integrativo sottoscritto dalla FIOM-CGIL il 2 agosto 2018, successivamente rinnovato il 27 giugno 2024, è caratterizzato dai seguenti aspetti, in linea con le indicazioni del CCNL Industria Metalmeccanica:
▪ premio totalmente variabile, in funzione dell’andamento di 3 diversi parametri (produttività, qualità e performance);
▪ nessun importo garantito;
▪ € 1.275 importo di riferimento, al di sotto del quale le parti devono avviare un tavolo di confronto per individuare l’eventuale adozione di adeguamenti ai meccanismi di calcolo, da rendere operativi dall’anno successivo a quello in esame.
Al fine di supportare economicamente i propri dipendenti, nell’ambito del rinnovo del sopracitato accordo, l’Azienda ha incrementato i ticket restaurant, portandoli fini ad un importo giornaliero netto di € 8 da € 6, generando un complessivo incremento di circa il 30%.
Il 2024, anno a cui si riferisce il premio oggetto dello sciopero, per tutto il settore metalmeccanico e quindi anche per la Merlo Spa, è stato un anno segnato da rallentamenti produttivi e da un conseguente ricorso a settimane di cassa integrazione ordinaria.
Ciò ha avuto un’inevitabile incidenza negativa sui parametri del premio di risultato che, effettuati i calcoli previsti dall’accordo sindacale, è risultato essere ad un importo di € 900. Questo è quanto si è verificato! Il tutto nel pieno rispetto degli accordi sottoscritti, senza effettuare “tagli” in maniera arbitraria ed al di fuori del sistema di relazioni sindacali.
Sempre in linea con gli accordi sopracitati, l’Azienda si è resa disponibile da settimane ad attivare sul tema Premio di risultato un tavolo di confronto con le Rappresentanze Sindacali a cui le stesse hanno risposto con un’inopportuna iniziativa di sciopero che, peraltro, ha registrato una blanda adesione fra i lavoratori – circa 150 –, di gran lunga inferiore a quanto dichiarato da Fiom-Cgil a mezzo stampa.
Infine, appare opportuno ricordare l’impegno dell’Azienda non nel “detrarre” ma nel sostenere il reddito dei dipendenti con iniziative liberali ed autonome che nel 2024 si sono concretizzate nel riconoscimento di due crediti Welfare per un importo complessivo pari ad € 1.000.
Tale impegno è continuato nel 2025 attraverso il riconoscimento di ulteriori crediti welfare per un importo complessivo di € 550.