Un’ora e mezza di sciopero per ognuno dei tre turni di lavoro. E’ quanto proclamato dalla Fiom Cgil allo stabilimento Merlo di San Defendente di Cervasca per la giornata di domani, mercoledì 21 maggio.
I lavoratori che aderiranno alla protesta tra i quasi 1.200 addetti del gruppo leader mondiale nella produzione di sollevatori telescopici si fermeranno dalle ore 9.30 alle 11 per il primo turno di lavoro e i giornalieri, dalle ore 20.30 alle 22 per il secondo turno e dalle ore 4.30 alle 6 per il turno notturno. In mattinata, dalle 9.30, è intanto previsto un presidio davanti all'ingresso di via Maestri del Lavoro.
Inserita nelle iniziative che vedono la Fiom Cgil manifestare contro lo stallo delle trattative sul rinnovo del contratto nazionale di categoria, "rimaste senza un tavolo dall'incontro di novembre 2024 con Federmeccanica e Assistal", nel caso della Merlo la protesta tocca anche il tema di un premio di produzione che secondo la sigla di settore della Cgil l’azienda intenderebbe riconoscere in una misura inferiore (circa 900 euro) rispetto a quella prevista dall’integrativo aziendale (circa 1.275 euro).
"Quando andiamo alle trattative per il contratto nazionale – lamenta Davide Mollo, della segretaria provinciale Fiom Cgil – ci viene spiegato che non è possibile concedere aumenti nelle retribuzioni perché questi devono essere riconosciuti là dove l’azienda produce ricchezza. Ecco, Merlo è una di quelle realtà che nella nostra ricca provincia si distingue per i suoi eccellenti risultati economici. Ma qui sta accadendo il contrario, ovvero che il premio di produzione viene riconosciuto in una misura ridotta sulla base di una interpretazione che non condividiamo per nulla. Da qui la nostra protesta".