Un'unica voce, nel pomeriggio, di sabato 10 maggio, ha accompagnato il corteo per la Palestina che ha preso il via da piazzale Libertà attraversando le vie del centro di Cuneo, con destinazione piazza Galimberti. Promossa da oltre 40 realtà associative, civiche, sindacali e religiose, la manifestazione ha coinvolto circa un migliaio di persone, in un’atmosfera di partecipazione intensa e civile.
Sui cartelli e striscioni si leggono messaggi netti: “Stop al genocidio”, “La Palestina non è terrorismo”, “Fermiamo la guerra”, “Silence kills”. A testimoniare l’urgenza della mobilitazione è anche l’ampia adesione popolare, accompagnata da musica, fischietti e canti, che fanno da cornice sonora al corteo.
Nel tratto di corso Nizza, ha preso la parola un uomo della comunità palestinese, ex farmacista a Gaza, che ha raccontato la propria storia con voce ferma: “Ho dovuto lasciare tutto. I miei figli sono cresciuti sotto i bombardamenti. Ma continuo a lottare per tenere viva Gaza”. L’uomo ha spiegato di essere riuscito a uscire dalla Striscia grazie al supporto del consolato italiano, aggiungendo: “Nel silenzio del mondo, voi che oggi siete qui siete la speranza dei bambini di Gaza”.
La manifestazione è stata organizzata da sigle come Cuneo Possibile, Rete Cuneese per la Palestina, Amnesty International – Cuneo, ANPI, CGIL, Libera, ARCI, Emergency, Casa Pride, Fridays for Future, Acli Piemonte, Non una di meno, e molte altre. Il comunicato degli organizzatori recita: “A Gaza si sta consumando una tragedia umanitaria. È il momento di alzare la voce. La pace è l’unica via possibile”.