Una mozione presentata nell’ultimo consiglio comunale dal sindaco Gianluca Costa e da un esponente della maggioranza, richiederebbe il passaggio al vecchio nome “Montà d’Alba” al posto del solo Montà. La procedura per passare alla nuova denominazione è abbastanza snella e celere: occorrono una delibera del Consiglio Comunale montatese, una successiva presa della Giunta Regionale del Piemonte e una definitiva approvazione da parte del Consiglio Regionale del Piemonte.
Abbiamo chiesto proprio al sindaco perché si vuol tornare al nome Montà d’Alba e quali sarebbero i vantaggi nell’ipotesi la richiesta venga approvata.
“La denominazione Montà d’Alba è da sempre legata al nostro Comune e nell’immaginario collettivo di quanti montatesi e non, transitano nel nostro territorio, patrimonio dell’Unesco. L’origine risale al regno sabaudo di Sardegna dell’800 allorché Alba diventa una Provincia dal punto di vista amministrativo. L’accezione si perde poi a seguito del decreto Rattazzi del 1859 che ridisegna la geografia amministrativa e viene meno la provincia di Alba; manterranno l’indicazione “d’Alba” ufficialmente solo quei comuni che a livello di area geografica potevano creare confusione con altri Comuni del regno. In realtà sino alla fine del secolo scorso in numerosi casi la Gazzetta Ufficiale del nostro Stato riporta per intero il nome Montà d’Alba.
Personalmente la ritengo una proposta interessante e suggestiva che ho voluto presentare unitamente al consigliere di maggioranza Emanuele Rolfo, dopo averla condivisa con alcune associazioni, in particolare quella dei produttori vinicoli e i commercianti, nonché con il Sindaco Alberto Gatto. Il nostro territorio roerino è strettamente legato alle Città di Alba e di Bra, ma Montà in particolare ha nella città di Alba un proprio punto di riferimento. Questa ripresa del termine “d’Alba” in aggiunta a Montà credo che torni a connotare il nostro Comune come parte di un territorio più ampio, quello albese, che viene vissuto dai cittadini e dai turisti come un tutt’uno.
Il fatto poi che in un prossimo futuro verrà inaugurato a Montà il Museo del Tartufo Bianco d’Alba è un'ulteriore ragione perché il nostro Comune leghi nuovamente la sua denominazione alla città di Alba. Nel 2014 Castellinaldo d’Alba ha portato avanti la medesima iniziativa e molti sono i comuni del nostro Roero, la sinistra Tanaro, che si fregiano ufficialmente della denominazione d’Alba.
Non intendo certamente fare fughe in avanti, ma non più tardi di vent’anni fa ricordo che con il Commendator Drocco dell’Associazione commercianti albesi e altri esponenti politici albesi avevamo rilanciato l’idea della Provincia d’Alba che, a mio giudizio, potrebbe essere ripreso dagli attuali amministratori locali. Chissà.
In merito alla procedura, ringrazio il Presidente Alberto Cirio, con cui ho condiviso l’intenzione e che mi ha messo a disposizione gli uffici regionali per un confronto sulla procedura che prevede ai sensi della Legge Regionale 11 del 2012 una procedura abbastanza snella e celere, con una delibera del Consiglio Comunale montatese, una successiva presa della giunta regionale del Piemonte e una definitiva approvazione da parte del Consiglio regionale del Piemonte
Sono contento che tutto il Consiglio Comunale abbia ora votato favorevolmente la mozione d’indirizzo, segno che c’è una unanimità di intenti nel nostro Consiglio Comunale; ho avviato un confronto con le associazioni più significative del nostro paese e credo che già in un prossimo consiglio comunale potremmo adottare all’unanimità la deliberazione per avviare il percorso per la modifica della denominazione del nostro Comune per poter ufficialmente tornare ad utilizzare la denominazione “Montà d’Alba” che meglio identifica il nostro paese”.













