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Cronaca | 06 maggio 2025, 15:30

La sicurezza di Alba, parla l'assessore Tibaldi: “Reati in calo, ma servono più agenti per presidiare una città che raddoppia di giorno”

Dopo la rissa in stazione, la minoranza ha chiesto una commissione consiliare urgente e lamenta tra i cittadini la percezione di una città sempre più insicura. La replica: “Nessuna emergenza, ma occorre potenziare gli organici e agire con responsabilità”

L'assessore alla Sicurezza Davide Tibaldi

L'assessore alla Sicurezza Davide Tibaldi

La rissa avvenuta lo scorso 24 aprile nei pressi della stazione ferroviaria di Alba, che ha causato l’interruzione della circolazione ferroviaria, ha riportato con forza il tema della sicurezza al centro del dibattito politico cittadino. L’episodio è stato citato dai consiglieri di opposizione Lorenzo Barbero e Riccardo Spolaore come prova concreta di un problema irrisolto e come prova di una città insicura: “I fatti smentiscono l’assessore Tibaldi”.  L’assessore alla Sicurezza Davide Tibaldi, intervenuto in Consiglio comunale il giorno prima dei fatti, aveva ribadito che non esiste una situazione emergenziale. In questa intervista, risponde alle critiche.

Davvero ad Alba non ci sono problemi di sicurezza?

“Lo confermo. I dati in nostro possesso, condivisi con il comandante della Stazione dei Carabinieri, ci dicono che i reati di microcriminalità sono in calo. Anche nella zona della stazione gli interventi richiesti sono in fortissimo calo. È evidente che ci siano situazioni da gestire, ma parlare di emergenza significa distorcere la realtà”.

L’opposizione parla di insicurezza percepita, una preoccupazione crescente tra i cittadini. Lei cosa ne pensa?

“Credo che oggi la percezione venga fortemente influenzata dai social, dove spesso si condividono segnalazioni in forma anonima o con profili falsi. Questo genera clamore e distorsione. Io giro quotidianamente nei quartieri con la Giunta itinerante, e non riscontro una paura generalizzata. Anzi, nella maggior parte dei casi, i cittadini ci chiedono ascolto e continuità, non allarmi”.

C’è chi sostiene che la risposta dell’amministrazione sia troppo timida. Come replicate?

“Rispondiamo con i fatti. Dal primo giorno abbiamo lavorato per rafforzare il presidio del territorio. Il vero problema è strutturale: Alba dovrebbe avere, secondo gli standard, un agente di Polizia municipale ogni 800 abitanti. Ne servirebbero almeno 31, forse 35 considerando la vocazione turistica della città. Ne abbiamo 22. Siamo sotto organico. E a questo si aggiunge un altro dato fondamentale: Alba ha 31.000 residenti, ma di giorno raddoppia. Persone che arrivano per lavorare, studiare, visitare. Questo comporta carichi aggiuntivi per tutti i servizi, inclusa la sicurezza”.

Come intendete rispondere concretamente a questa situazione?

“Ci siamo subito mossi in collaborazione con la Prefettura, la Questura e le forze dell’ordine. Il sindaco ha messo a disposizione, in modo lungimirante, una struttura nella zona dei Tetti Blu per istituire un commissariato di Polizia ad Alba. Questo sarebbe decisivo per migliorare il controllo del territorio. Nel frattempo abbiamo aumentato le telecamere e continueremo su questa linea, ma sappiamo bene che la videosorveglianza, da sola, non risolve tutto”.

Cosa serve, allora, oltre alla tecnologia?

“Serve il contributo dei cittadini. Troppe volte vediamo post indignati sui social, ma poi non arrivano denunce formali. Senza denuncia, le forze dell’ordine non possono intervenire in modo mirato. Il primo dovere civico è segnalare, con responsabilità. Solo così si può fare chiarezza e risalire ai responsabili”.

Il 13 maggio si terrà la commissione straordinaria voluta dalla minoranza. Che clima si aspetta?

“Spero in un confronto serio, basato sui dati e sulla volontà comune di migliorare. Sulla sicurezza non dovrebbero esserci divisioni ideologiche. Noi abbiamo scelto la via della trasparenza, della prevenzione, della collaborazione istituzionale e dell’aumento degli organici. Questa è la nostra strada, e siamo convinti che stia dando risultati. Alba è e deve restare una città sicura, accogliente e ben presidiata”.

Daniele Vaira

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