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Attualità | 28 aprile 2025, 10:26

Aldo Cazzullo ospite a Carrù: "La memoria della Resistenza sta svanendo, sta a noi tramandarla perché è patrimonio della nazione" [FOTO]

Tutto esaurito per l'incontro organizzato dall'ANPI locale ieri, domenica 27 aprile, al teatro "Vacchetti" in occasione degli 80 anni dalla Liberazione

"Avremmo ancora il coraggio che hanno saputo dimostrare ottant'anni fa le persone che scelsero di mettere a rischio la propria vita per la libertà di cui godiamo noi oggi?". 

È questa la domanda con la quale si è chiuso il riuscitissimo incontro con Aldo Cazzullo, giornalista, scrittore e volto della trasmissione "Una giornata particolare" su La7, organizzato all'interno del programma delle celebrazioni per l'anniversario della Liberazione, dall'ANPI di Carrù con il sostegno di Banca Alpi Marittime e Fondazione CRC.

L’evento, ospitato al teatro "Vacchetti" ieri sera, ha registrato il tutto esaurito, raggiungendo i 190 spettatori, capienza massima dei locali e ha visto anche la partecipazione del sindaco di Alba Alberto Gatto.

Cazzullo ha dialogato con Maurizio Marello, ex primo cittadino di Alba, a partire da "Possa il mio sangue servire", libro dedicato agli uomini e donne della Resistenza nella nuova versione aggiornata, con l'intervento dei giornalisti delle testate locali Emanuele Lubatti (Unione Monregalese), Arianna Pronestì (TargatoCN) e Federico Traxino (Provincia Granda). 

Un'analisi profonda quella che Cazzullo ha proposto della Resistenza, un canto corale, un mosaico, composto da uomini e donne che non hanno esitato a mettere a rischio la propria vita in nome della libertà, che hanno resistito alle torture fisiche pagato con la vita pur di non tradire i compagni.

"C'erano contadini, cattolici, anarchici, comunisti, monarchici, gli azionisti, i socialisti e anche molti che non avevano alcuna fede politica - ha evidenziato Cazzullo -. Tutti diversi ma capaci di unirsi quando è stato il momento di fare la scelta giusta". 

Una pagina importante di storia che ha toccato da vicino le nostre vallate e che oggi, ad ottant'anni di distanza, rischia di scomparire e di essere strumentalizzata. Perché?

“La memoria della Resistenza purtroppo sta svanendo - ha detto Cazzullo -, perché i partigiani rimasti in vita sono pochissimi e quindi tocca a noi tramandare ai nostri figli le loro storie, perché la Resistenza è patrimonio della nostra nazione. Ogni generazione ha i suoi timori e le proprie battaglie: i nostri nonni hanno dovuto ricostruire l'Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale, il loro timore era quello di riuscire ad avere da mangiare, la nostra generazione aveva il timore di riuscire a studiare, per le generazioni di oggi, segnate dalla crisi, ci auguriamo che riescano a trovare la felicità e starà proprio a loro superare la crisi e ricostruire il Paese".

Nel suo libro Cazzullo dà anche voce al popolo anonimo, alle donne, ai contadini, ai preti e alle suore che con i loro gesti quotidiani hanno contribuito a scrivere la nostra storia. Tra queste c'è Paola del Din, 101 anni, nome di battaglia "Renata", medaglia d'oro al valor militare, prima donna paracadutista italiana a fare un lancio di guerra, ricordata proprio pochi giorni fa in parlamento da Re Carlo III. 

Nelle sue parole si legge tutto il coraggio che ebbero gli italiani che si opposero: "Avere paura? - dice la del Din - No, quando decidi di fare una cosa la fai e basta. Se piove apri l'ombrello no? Noi abbiamo combattuto per tutti". 

Oggi saremmo ancora all'altezza del coraggio che hanno dimostrato tanti uomini e donne?

"Molte volte mi sono chiesto ciò che avrei fatto io...Resistere sotto le torture e mantenere il silenzio. All'epoca non era facile scegliere di essere antifascisti militanti, ma la Resistenza ci insegna che non c'era altra via se non quella di scegliere. C'è chi ha saputo trovare il coraggio, nonostante tutto, e quindi quella stessa energia dobbiamo averla ereditata. Io il coraggio e lo spirito del 25 Aprile l'ho trovato nelle parole di Anna Filippini Lera, che scrisse al padre: 'L’Italia è a pezzi ma la ricostruiremo, ricostruiremo le nostre vite e non ci sarà gioia più grande'. Oggi siamo nuovamente di fronte a un mondo da ricostruire e allora auguro a tutti e soprattutto ai giovani di ritrovare questa energia e questo spirito". 

Al termine dell'incontro il sindaco, Nicola Schellino, con il vice Christian Sciolla, insieme ai soci dell'ANPI con la presidente Rosita Oreglia e i rappresentanti Fondazione CRC e della Banca Alpi Marittime, ha consegnato alcuni libri omaggio a Cazzullo, invitando a una riflessione sul 25 Aprile, festa che non può essere divisiva: "Questa condivisione degli ideali di libertà - ha detto il primo cittadino - ben si rinviene anche nei lavori che hanno caratterizzato l’Assemblea Costituente tanto che ho affermato che la Costituzione sta al 25 Aprile come un albero sta alle sue radici. Così come ogni albero ha radici solide, allo stesso modo la nostra Costituzione poggia sul 25 Aprile e, più in generale, ha le sue radici profonde in quel percorso che portò alla Liberazione".

LA DIRETTA DELL'EVENTO

Le celebrazioni per l'80° anniversario della Liberazione proseguiranno nei prossimi giorni:

Martedì  29 aprile l’appuntamento sarà alle 17:30 in biblioteca con la presentazione di "La vera storia del tesoro della quarta armata" di Riccardo Rossotto con l’intervento di Gigi Garelli, direttore dell’Istituto storico della resistenza di Cuneo, che dialogherà con l’autore. 

Gli appuntamenti proseguiranno ancora il 15 maggio alle 20:30, sempre presso la biblioteca civica, con la presentazione del libro di Cinzia Dutto "La resistenza delle donne in Piemonte", modera Fabrizio Biolè.

Il  25 maggio si terrà poi il tradizionale pellegrinaggio laico a Sant’Anna di Stazzema, in collaborazione con la onlus "Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo", sostenuto dalla Banca Alpi Marittime.

 Il 2 giugno la consegna della Costituzione del libro di Ernesto Billò, "La Resistenza dei giovanissimi",  edito da CEM, ai diciottenni di Carrù. Il 6 giugno, infine la passeggiata della memoria ai cippi partigiani con le classi terze del comprensivo "Oderda Perotti".

Arianna Pronestì

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