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Agricoltura | 19 novembre 2024, 10:48

Coldiretti Cuneo promuove Ecolog: "Logistica del vino sostenibile dimezza le emissioni di CO2"

Conclusa la fase di test del progetto con hub centralizzato, mezzi di trasporto a ridotto impatto e monitoraggio ambientale del Politecnico:  "Bene i nuovi dati, indietro non si torna"

Coldiretti Cuneo promuove Ecolog: "Logistica del vino sostenibile dimezza le emissioni di CO2"

Emissioni di CO2 in discesa, traffico di camion ridotto e paesaggio sempre più attrattivo e ospitale per l’enoturista: sono i principali risultati emersi dall’ultima fase di test del progetto Ecolog portata avanti sulle colline del Barolo. 

È quanto evidenzia Coldiretti Cuneo all’indomani dell’evento “Il futuro in bottiglia, le sfide della vitivinicoltura” che si è tenuto ad Alba presso gli Uffici Coldiretti di Zona, alla presenza di oltre 80 vitivinicoltori e di una folta rappresentanza di enti e istituzioni del territorio: tra gli altri, il sindaco di Alba Alberto Gatto, l’assessore comunale all’agricoltura e all’ambiente Roberto Cavallo, il consigliere di amministrazione dell’Associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato Roberto Passone, la direttrice del GAL Langhe Roero leader Giuseppina Casucci, il consigliere di Fondazione CRC Fabrizio Rapallino, Paolo Gazzera della Camera di Commercio. Al tavolo dei relatori, il presidente e il direttore di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada e Fabiano Porcu, il direttore del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani Andrea Ferrero, e il direttore della Fondazione Digital Innovation Gate421 Elio Becchis.

Ecolog è il progetto per una logistica del vino che tutela l’ecosistema, sviluppato da Coldiretti Cuneo e dal Consorzio Barolo e Barbaresco, in collaborazione con l’Unione dei Comuni Colline di Langhe e del Barolo e l’associazione Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero, Monferrato.

Il passaggio sulle strette carreggiate collinari di autoarticolati e altri mezzi pesanti impiegati per la raccolta e spedizione del vino dalle cantine – evidenzia Coldiretti Cuneo – congestiona il traffico, aumenta il rischio di incidenti stradali, impatta negativamente sulla qualità dell’aria, mina lo sviluppo del turismo outdoor. Per questo, grazie ad un’importante rete di partner pubblici e privati, ECOLOG, finanziato da Fondazione CRC e Fondazione Compagnia di San Paolo e coordinato dalla Fondazione Digital Innovation Gate421, ha concluso una nuova fase di test per valutare come impattano sulla qualità dell’aria la definizione di un hub centralizzato per i vini e il ricorso a mezzi di trasporto a basso impatto ambientale.

Un gruppo di ricerca del DIATI (Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture) del Politecnico di Torino, guidato dalla prof.ssa Marina Clerico, ha effettuato una campagna di monitoraggio di parametri ambientali fra le cantine del territorio del Barolo aderenti a ECOLOG.

Dai dati raccolti ed elaborati dal DIATI – sottolinea Coldiretti Cuneo – emerge che ottimizzare i carichi e i percorsi riduce del 33% il numero complessivo di mezzi pesanti, legati alla logistica del vino, che ogni giorno transitano in quel territorio, e fa scendere le emissioni di CO2 del 42% se si continuano ad utilizzare i mezzi pesanti standard e addirittura del 50% se si passa a mezzi a basso impatto (tecnologia HVO, GNL, ecc.).

“I vitivinicoltori aderenti a Ecolog sono pionieri di una logistica sostenibile, con risultati concreti e tangibili, in un territorio di straordinaria bellezza e fragilità. Efficientare la logistica del vino è fondamentale per raggiungere quell’equilibrio auspicato tra uso responsabile delle risorse naturali, tutela dell’ambiente e benessere socio-economico” dichiara il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada, che aggiunge: “Ora auspichiamo che diventi un sistema utilizzato in modo massiccio”.

“Ciò che chiediamo ai nostri imprenditori agricoli e alle Istituzioni – spiega il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu – è di fare sistema, sempre più, intorno ad un progetto nato sul territorio per il territorio. La strada è tracciata: servono una gestione più ragionata dei carichi e dei percorsi e un utilizzo più diffuso di mezzi a basso impatto ambientale e paesaggistico. Indietro non si torna”.

C. S.

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