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Attualità | 08 ottobre 2024, 09:48

Riboldi: “Il nuovo ospedale di pianura entro il 2030”

Per l’assessore regionale alla Sanità, se non si frapporranno ostacoli in fase di costruzione, la struttura sanitaria Savigliano-Saluzzo-Fossano sarà pronta tra cinque anni

Gli assessori regionali Bongioanni e Riboldi ieri a Savigliano

Gli assessori regionali Bongioanni e Riboldi ieri a Savigliano

“A dicembre saranno consegnati gli elaborati progettuali, atto propedeutico all’indizione della Conferenza dei Servizi. Entro il 2025 verranno affidati i lavori e, se non avremo spiacevoli sorprese in fase di realizzazione, la nuova struttura sanitaria Savigliano-Saluzzo-Fossano sarà disponibile entro il 2030”.

Così l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi, intervenuto ieri sera a Savigliano per un incontro col personale sanitario del Santissima Annunziata.

Un’occasione anche per fare il punto sul nuovo ospedale che – stando alle sue stesse affermazioni – come tempistica è avanti rispetto al Santa Croce-Carle di Cuneo, dopo la battuta d’arresto conseguenza della venuta meno del Ppi.

“Un ospedale nuovo non solo dal punto di vista logistico e strutturale, ma che dovrà essere punto di riferimento – ha osservato - per tutto il Piemonte per alcune eccellenze, a partire dalla Pediatria, che, specie per quanto riguarda quella oncologica, rappresenta qui un unicum in ambito regionale”.

Riboldi – smentendo divergenze con il suo predecessore Luigi Icardi - ha voluto rimarcare di essere un “convinto fautore della sanità pubblica”.

“Per onestà intellettuale devo comunque dire  che, al posto di Icardi, nella fase in cui lui si è trovato ad agire, avrei fatto la stessa cosa tentando la strada del partneriato pubblico-privato per Cuneo. Oggi però – ha puntualizzato l’assessore - le condizioni sono diverse. Il ministro della Sanità Schillaci ci ha messo a disposizioni ulteriori 400 milioni per cui possiamo percorrere la strada dell’intervento pubblico con maggiore serenità”.

Nello specifico, per quanto riguarda il nuovo ospedale Savigliano-Saluzzo-Fossano saranno a disposizione 55 milioni in più, che aggiunti agli originali 195, portano il costo a 250 milioni di euro.

“I fondi Inail – ha ancora osservato Riboldi – sono a tasso calmierato (circa la metà rispetto a quelli applicati ai privati). Ragion per cui, nell’arco di trent’anni, possiamo ragionevolmente far fronte all’investimento”.

L’assessore ha spiegato che ad indire l’appalto per l’assegnazione della gara sarà lo stesso Inail (Istituto Nazionale per l’assicurazione con gli Infortuni sul lavoro) e che sarà necessario rimodulare il Tpl (Trasporto pubblico locale).

“Non sono molte le risorse finanziarie disponibili per questa voce, tuttavia il nuovo ospedale diventerà un centro nevralgico per la pianura cuneese per cui sarà indispensabile tenerne conto”.

Riboldi non si è invece sbilanciato sulle infrastrutture, a partire dalla viabilità -  in particolare la Savigliano-Saluzzo ma non solo -, tema più volte riproposto dalle amministrazioni locali.

È verosimile che la questione possa essere ripresa nell’assemblea congiunta dei sindaci in calendario per giovedì 7 novembre (data e sede sono ancora da definire), quando l’assessore Riboldi tornerà nella Granda per meglio dettagliare gli intendimenti della Regione su entrambi gli ospedali, Savigliano e Cuneo.

Infatti, se per quello di pianura si può nutrire un moderato ottimismo, per quello del capoluogo il futuro appare al momento quanto mai nebuloso.    

GpT

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