I Fratini e le Sorelle Clarisse di Bra invitano a festeggiare San Francesco, “il poverello”, “il poeta”, il patrono d’Italia insieme a Santa Caterina da Siena.
È lui il protagonista del 4 ottobre, giorno in cui morì nella sua Assisi, diventata poi la “città della pace” e dove oggi sorge la basilica che la cristianità gli ha dedicato. Qui, a dare forma al mito, ci hanno pensato pittori del calibro di Cimabue, Giotto, Simone Martini, Pietro Lorenzetti.
San Francesco ieri e oggi
Figlio di un ricco mercante, da giovane sognava di diventare cavaliere e sposare una bella nobildonna: fu una voce divina a rivelargli quale sarebbe stato il suo futuro. Francesco rinunciò alla ricchezza e diventò l’eroe di migliaia di persone, senza dover usare la spada o l’armatura: al contrario, la sua battaglia l’ha combattuta per i poveri, diventando lui stesso uno di loro.
Il fondatore dell’ordine che porta il suo nome, passò la vita a predicare la pace e l’amore per il creato, decantato in versi nel Cantico delle Creature. Messaggi di grande rottura per l’epoca e validi tuttora. In effetti, San Francesco è una delle grandi figure dell’umanità che parla ad ogni generazione. Nel 2013 Jorge Mario Bergoglio, eletto papa, ha preso il nome di Francesco proprio in onore del Santo e due anni dopo ha scritto la sua seconda enciclica intitolandola Laudato si’. Nel testo, il Pontefice invita tutti a prendere spunto dal Santo per rafforzare l’attenzione verso il creato e il rispetto dell’ambiente.
Festa a Bra
A Bra, la festa di San Francesco sarà, dunque, l’occasione perché la luce del poverello di Assisi possa rischiarare le tenebre che avvolgono oggi la vita del mondo, così da poter sperimentare ciò che i frati narrarono di lui nel giorno del suo Transito al Padre: «Uno dei suoi frati e discepoli vide quell’anima beata, in forma di stella fulgentissima, sollevarsi su una candida nuvoletta al di sopra di molte acque e penetrare diritta in cielo: nitidissima, per il candore della santità eccelsa e ricolma di celeste sapienza e di grazia, per le quali il Santo meritò di entrare nel luogo della luce e della pace, dove con Cristo riposa senza fine».
Cominciamo dai Fratini di Santa Maria degli Angeli, che venerdì 4 ottobre, alle ore 20.45, propongono “Una serata in casa di frate Francesco”, riflessioni, canti e preghiere in occasione della sua festa (ingresso libero). Venerdì 4 ottobre è la solennità di San Francesco d’Assisi e il programma prevede la Santa Messa alle ore 7 (seguono le lodi mattutine) e alle ore 8.
Anche nel Monastero di Santa Chiara (viale Madonna dei Fiori, 3) è stato approntato un ricco programma di celebrazioni. Le Sorelle Clarisse invitano ad unirsi in preghiera a partire da mercoledì 2 ottobre, alle ore 17.30 con i Vespri, seguiti alle ore 18 dalla Santa Messa. Giovedì 3 ottobre, alle ore 17.30 Vespri e alle ore 18 Santa Messa, ricordando il beato Transito del Santo con l’orazione davanti alla reliquia.
Nella notte tra il 3 ed il 4 ottobre del 1226 Francesco d’Assisi lascia la vita terrena per andare ad abbracciare Gesù al quale aveva dedicato gli ultimi venti anni della sua vita. Nel luglio del 1228, anche spinto da forti richieste popolari, papa Gregorio IX lo proclama Santo e il 4 ottobre diverrà il giorno della sua festa. Il 18 luglio del 1939 papa Pio XII lo elegge Patrono d’Italia con la motivazione «Il più italiano dei santi e il più santo degli italiani». Festa grande venerdì 4 ottobre con la Messa solenne alle ore 18, preceduta dai Vespri.
Da segnare in agenda anche la Messa solenne in onore del Poverello d’Assisi in programma domenica 6 ottobre, alle ore 11, presso la chiesa di Sant’Andrea Apostolo, che sarà animata in chiave jazz dal Kirchenchor di Wasenweiler.
Tutto in questo giorno si amplifica e anche la figura del Poverello d’Assisi che vuole e deve rimanere sinonimo di umiltà si fa enormemente grande. Parliamo di uno dei santi più amati al mondo, che si spogliò di tutto per sposare “Madonna povertà” e vivere a imitazione di Cristo. Francesco è tra i precursori della letteratura italiana col Cantico delle creature, è protagonista di uno dei più bei canti del Paradiso di Dante ed ha il merito di aver salvato il cattolicesimo della sua epoca dalla corruzione e dalla ricchezza, rifondando il legame tra Chiesa e classi povere.
Il messaggio di San Francesco
Le parole del frate, nella loro semplicità, racchiudono un senso universale e positivo. In particolare, c’è un messaggio che può tornare estremamente utile quando, travolti dal tourbillon degli eventi, ci sembra di non sapere da che parte iniziare per affrontare la giornata. Francesco suggerisce: «Cominciate con fare il necessario, poi ciò che è possibile e all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile».
Il 4 ottobre, inoltre, non dimentichiamo una preghiera per papa Francesco, il primo pontefice nella storia della Chiesa ad aver assunto il nome pontificale proprio in onore del Santo di Assisi. E poi, auguri a tutti i Francesco e Francesca!