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Attualità | 16 settembre 2024, 07:54

La Bra più bella è quella che profuma di gratuità e volontariato [FOTO]

Nella festa della Madonna dei Fiori celebrato l’impegno sociale di tante associazioni

In foto alcuni rappresentanti delle associazioni cittadine presenti alla festa patronale di Bra (foto Maurizio Mangino)

In foto alcuni rappresentanti delle associazioni cittadine presenti alla festa patronale di Bra (foto Maurizio Mangino)

Non è chiedere ma dare, il verbo del volontariato. Lo sanno bene le tante associazioni braidesi che operano per migliorare la vita delle persone nel campo sociale, educativo, assistenziale e sanitario. 

La festa della Madonna dei Fiori dell’8 settembre è stata anche una bella occasione per celebrare l’impegno di tanti volontari, la dedizione agli altri, il supporto e la sinergia tra le diverse realtà, rappresentate da vessilli e stendardi tesi in alto come i cuori. 

Dal sole cocente alla pioggia nulla è riuscito a fermare il lavoro silenzioso dei volontari impegnati nell’attività di servizio e di accoglienza, confermando ogni anno una forte disponibilità, ripagata dalla risposta dei braidesi, testimoniata dalla vicinanza e dalla sensibilità alle iniziative di bene proposte. 

La festa, quindi, è diventata uno strumento per rafforzare il senso di comunità e per riscoprire quell’energia e quell’operosità che contraddistinguono la realtà cittadina, come mosaico di solidarietà. 

Poi ci sono storie bellissime da raccontare, come quelle dei Clown Nasi Rossi dell’Arcobaleno Vip Alba-Bra che, nei loro camici colorati, si sono dati da fare con grandi sorrisi, portando allegria, gioia e… palloncini. 

Affiatamento e spirito di servizio hanno rappresentato la cifra distintiva delle comunità ecclesiali, delle confraternite, dei gruppi locali degli Alpini, della Protezione Civile e dei Carabinieri in congedo, Avis, Fidas, Aido, Oftal, Cri, Sos Bra chiama Bra (se li elenchiamo tutti domani siamo ancora qui). 

E per finire i Volontari Italiani Sclerosi Multipla, il Granello di Senape e il Centro di Aiuto alla Vita che, fino all’ultimo, hanno presidiato il sagrato del Santuario nel nome di un impegno sociale sostenuto quotidianamente e con generosità. Perché, come diceva il compianto rettore don Sergio Boarino: «La festa della Madonna dei Fiori è tutti i giorni». 

Silvia Gullino

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