Non è chiedere ma dare, il verbo del volontariato. Lo sanno bene le tante associazioni braidesi che operano per migliorare la vita delle persone nel campo sociale, educativo, assistenziale e sanitario.
La festa della Madonna dei Fiori dell’8 settembre è stata anche una bella occasione per celebrare l’impegno di tanti volontari, la dedizione agli altri, il supporto e la sinergia tra le diverse realtà, rappresentate da vessilli e stendardi tesi in alto come i cuori.
Dal sole cocente alla pioggia nulla è riuscito a fermare il lavoro silenzioso dei volontari impegnati nell’attività di servizio e di accoglienza, confermando ogni anno una forte disponibilità, ripagata dalla risposta dei braidesi, testimoniata dalla vicinanza e dalla sensibilità alle iniziative di bene proposte.
La festa, quindi, è diventata uno strumento per rafforzare il senso di comunità e per riscoprire quell’energia e quell’operosità che contraddistinguono la realtà cittadina, come mosaico di solidarietà.
Poi ci sono storie bellissime da raccontare, come quelle dei Clown Nasi Rossi dell’Arcobaleno Vip Alba-Bra che, nei loro camici colorati, si sono dati da fare con grandi sorrisi, portando allegria, gioia e… palloncini.
Affiatamento e spirito di servizio hanno rappresentato la cifra distintiva delle comunità ecclesiali, delle confraternite, dei gruppi locali degli Alpini, della Protezione Civile e dei Carabinieri in congedo, Avis, Fidas, Aido, Oftal, Cri, Sos Bra chiama Bra (se li elenchiamo tutti domani siamo ancora qui).
E per finire i Volontari Italiani Sclerosi Multipla, il Granello di Senape e il Centro di Aiuto alla Vita che, fino all’ultimo, hanno presidiato il sagrato del Santuario nel nome di un impegno sociale sostenuto quotidianamente e con generosità. Perché, come diceva il compianto rettore don Sergio Boarino: «La festa della Madonna dei Fiori è tutti i giorni».