Si è tenuta oggi, lunedì 15 luglio, presso l’aula magna dell’Istituto Superiore "Umberto I" di Alba, la presentazione dei risultati e della seconda edizione del progetto “Accademia della Vigna”, la prima "academy sociale a impatto sociale sulla viticoltura".
Un progetto diretto alle imprese vitivinicole interessate ad assumere personale formato nella conduzione del vigneto e contempo un modello che integra formazione, lavoro eticamente sostenibile, inclusione e buone pratiche di responsabilità sociale, con ricadute in favore di aziende, lavoratori e società.
L’iniziativa è stata ideata e coordinata da WeCo Impresa Sociale e co-promossa dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Ha preso l’avvio tra il 2022 e il 2023 nei vigneti delle Langhe ed è in corso la seconda annualità, con l’obiettivo di potenziare le competenze del personale agricolo, facilitare l’accesso a opportunità di lavoro regolare presso aziende vitivinicole partner, favorendo processi di autonomia e inclusione sociale dei lavoratori, per la maggior parte non italiani.
In questi due anni il progetto “Accademia della Vigna” ha captato 164 candidature di persone interessate a formarsi al lavoro nei vigneti. Finora 12 cantine hanno aderito, investendo sul capitale umano e si sono avute 24 assunzioni di lavoratori, di 12 nazionalità diverse, con contratti regolari, parallelamente inseriti nel percorso formativo, composto da 152 ore distribuite sui 12 mesi e gestito da 4 docenti agronomi.
Ha spiegato Angelo Perez, presidente WeCo Impresa Sociale, durante la conferenza: “Negli ultimi anni il lavoro in vigna sta affrontando sfide molto complesse. Ci sono nuove esigenze, sia nelle aziende, sia nel sistema sociale e Accademia della Vigna è una delle risposte, che prende in esame il capitale più prezioso: quello umano. Il territorio mette al centro le persone, diventando luogo capace di costruire il proprio futuro. Si sta mettendo radici scommettendo sulla combinazione virtuosa e possibile tra esigenze aziendali e sostenibilità sociale”.
Sergio Germano, da poche settimane presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, ha sottolineato: “Riconosco al mio predecessore Matteo Ascheri di aver dato il via a questa ottima iniziativa, esigenza tecnica per avere personale qualificato in vigna e opportunità sociale per dare dignità a chi cerca una sistemazione. Abbiamo bisogno non solo della professionalità in vigna, ma anche di gestire la stagionalità e impiegare i lavoratori tutto l’anno. Dobbiamo mantenere il nostro pregio e difenderci dalle notizie che mettono in cattiva luce il lavoro di tante aziende virtuose, per colpa di pochi. Siamo orgogliosi di questa attività e vogliamo che sempre più aziende facciano parte del progetto”.
Maria Cristina Galeasso, coordinatrice del progetto, ha parlato dei “numeri”, delle azioni e delle prospettive di “Accademia della Vigna”: “Abbiamo raccolto la difficoltà di reperire manodopera con competenze tecniche nel settore specifico coinvolgendo 36 soggetti fra co-finanziatori, aziende, comuni, scuole, università, enti sindacali e datoriali, cooperative sociali. Uno dei nostri obiettivi è promuovere pratiche collaborative e di corresponsabilità coinvolgendo l’ecosistema territoriale e nei nostri intendimenti c’è l’ampliamento dell’area di intervento al Roero e all’Alta Langa. Abbiamo ottenuto 10 accompagnamenti abitativi, persone dunque che hanno trovato casa, 9 permessi di soggiorno ottenuti o rinnovati, ma c’è ancora molto lavoro da fare”.
Daniele Eberle, dottore agronomo coordinatore tecnico didattico di Accademia della Vigna, ha elogiato il suo team: “Ho guidato un gruppo di formatori molto preparati, con tanta passione nel trasmettere le conoscenze e allievi volonterosi e motivati. Stiamo cercando nuove strade didattiche, perché le imprese non hanno tempo a gestire la formazione”.
Alberto Grasso, responsabile agronomico dell’Azienda Agricola Mirafiore di Tenuta Fontanafredda, ha chiosato: “Noi siamo un’azienda sensibile a questi argomenti, il nostro welfare è molto avanzato. La gestione del personale è diventata materia complessa e la scuola enologica deve avere parte importante. C’è bisogno di personale di qualità e oggi mancano non solo i lavoratori in vigna, ma anche gli operatori meccanici, i cosiddetti trattoristi: ce li strappiamo l’un l’altro, infatti non c’è una scuola da trattoristi”.
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In precedenza avevano salutato il numeroso pubblico presente sia la dirigente dell’ISS "Umberto I" Antonella Germini – “È un onore ospitarvi. Abbiamo la responsabilità di formare gli imprenditori del futuro e dobbiamo far sì che lavorino in linea con le esigenze di lavoro sostenibile, etico e sociale” –, sia il neo sindaco di Alba, Alberto Gatto, ex allievo dell’istituto: “Tutti insieme dobbiamo arginare il fenomeno del caporalato. In questo si inserisce il progetto Accademia della Vigna, che parte da un’idea di integrazione e di bisogno di accoglienza e lavoro dignitoso per tutti”.