A inizio maggio una cittadina bovesana rinviene in corso Bisalta un gattino ferito. Lo stesso si trova sul ciglio della strada incastrato in un anfratto e coperto di ragnatele. La signora lo soccorre, contatta il servizio veterinario dell’Asl che fornisce le prime cure e provvede ad allertare la Polizia Locale affinché lo faccia curare e disponga gli accertamenti per definirne l’eventuale proprietà.
Prontamente gli agenti intervengono e fanno ricoverare il micio presso una clinica veterinaria della zona. I sanitari riscontrano a carico del piccolo una frattura del bacino, provvedono a predisporre le cure del caso e a stabilire le precauzioni necessarie affinché l’animale addivenga a completa guarigione.
Nel frattempo gli accertamenti sulla proprietà non danno esito e l’animale, in base alla legge regionale, deve quindi considerarsi di proprietà del Comune, che di conseguenza sarà chiamato a sostenerne le spese.
E qui si apre una nuova fase. Infatti affinché la frattura del bacino possa guarire il gattino ha necessità di essere tenuto in un ambiente ristretto in stallo per un periodo tra i 20 e i 30 giorni. Una prescrizione che la clinica si dà disponibile a effettuare ma che comporterebbe un esborso importante per l’ente locale.
I vigili intervenuti, che si erano ormai affezionati al povero animale, chiedo al comandante della Polizia Locale di autorizzarli ad adottare temporaneamente il gattino. Autorizzazione che viene concessa e che fa sì che l’animale venga portato presso la sede comunale, dove gli agenti lo nutrono e lo accudiscono a loro spese.
Il vispo gattino diventa così in breve tempo la mascotte del corpo e tutti quelli che passano da quelle parti notano l’insolita presenza. L’adozione temporanea, infatti, non è passata inosservata e ha suscitato la sorpresa e l’ammirazione da parte della gente che ne è venuta a conoscenza, ma soprattutto da parte della signora che aveva trovato l’animale ferito, tanto che la stessa si è recata presso gli Uffici comunali per ringraziare personalmente il personale della Polizia Locale.
“Sono stata molto sorpresa - ha detto agli agenti la signora che ha ritrovato il gattino - per la disponibilità e l’umanità dimostrata dalla Polizia Locale bovesana in tempi in cui spesso tutto pare complicato e in cui sono sempre le cose brutte a fare notizia”.
Intanto il tempo trascorre e il gattino, di sesso maschile, piano piano è tornato "come nuovo”, disponibile a essere accolto da qualcuno che gli voglia bene. Chi fosse interessato ad adottarlo può contattare direttamente la Polizia Locale bovesana al 0171/391.861.