/ Cronaca

Cronaca | 26 aprile 2024, 07:32

Sei anni e sei mesi di carcere all'uomo che accoltellò l'amico a Mondovì

Una pugnalata al fianco data "per sbaglio" lo aveva portato al rinvio a giudizio con l'accusa di tentato omicidio. La vittima: "Lui stava discutendo con tre persone e io mi son messo in mezzo"

Immagine di repertorio

Immagine di repertorio

È stato condannato a sei anni e sei mesi di carcere R.E.K., un uomo di prigine marocchina che la notte dell’8 novembre di due anni in Piazza Mellano a Mondovì accoltellò l'amico al fianco destra . Quando arrivarono, i Carabinieri trovarono la vittima riversa in strada che aveva appena ricevuto una coltellata. L'imputato era anche accusato di porto d'arma abusivo.

Ad assistere all’aggressione furono tre uomini, suoi connazionali. Uno di loro, che avrebbe dovuto essere presente in aula a testimoniare, non è comparso perchè evaso dai domiciliari.
Le telecamere di videosorveglianza ripresero sia l'imputato giungere sul posto con la vittima a bordo dell'auto intestata a sua moglie, sia gli altri tre uomini arrivare a piedi. Il momento dell'accoltellamento non venne inquadrato, in quanto il gruppo si spostò in una zona fuoricampo video. 

Sono state numerose le contestazioni mosse dalla Procura al destinatario della coltellata che, solo all’ennesimo rimprovero di dover dire la verità, aveva confermato quanto dichiarato ai Carabinieri in sede di sommarie informazioni.Per lui potrebbero essere trasmessi gli atti per falsa testimonianza. 

Stando a quanto era stato spiegato ai giudici, quel giorno lui e R.E.H., a cui aveva affidato la riparazione della sua auto, dopo essersi recati da Mondovì in un bar di Villanova, avrebbero incontrato i tre conoscenti che iniziarono a discutere con l’imputato. Alla base del diverbio, come spiegato, ci sarebbe stato un pacchetto di sigarette: “Lui sosteneva che i tre glielo avessero rubato – ha riferito la persona offesa – Io per tranquillizzarlo gliene ricomprai un altro”.

Dopo aver consumato una birra i due ritornarono a Mondovì finché, fermi in piazza Mellano per accordarsi sulla manutenzione della macchina, non furono raggiunti dai tre uomini: “Io mi avvicinai per chiedere cosa fossero venuti a fare – ha continuato la vittima – Poi iniziarono a discutere con R.E.H. e io mi misi in mezzo per dividerli. Ad un certo punto sentii un colpo al fianco e caddi a terra perdendo i sensi. Ricordo di aver sentito gridare di togliere il coltello dalle mani di R.E.H.”. La coltellata gli costò due operazioni chirurgiche a seguito delle ferite al fegato e all’intestino.

Dopo di lui, erano stati ascoltati gli altri due uomini presenti quella notte. L’ultimo aveva a spiegato ai giudici del Collegio che quel pomeriggio a Villanova avevano fatto uso di alcol e di cocaina e dopo una partita a carte R.E.H. si sarebbe arrabbiato: “Diceva che qualcuno gli aveva fatto sparire il pacchetto di sigarette”.

Poi, come aveva continuato a spiegare dal testimone, l’incontro in piazza tra l’imputato e la vittima, e loro: “Abito lì e stavo andando a casa con gli altri due ragazzi, quello che è successo è stato un incidente. Lui si si è messo in mezzo, R.E.H. voleva colpire me e uno degli amici che era con me perché avevamo avuto da ridire al bar di Villanova”.

CharB.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di LaVoceDiAlba.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium