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Cronaca | 27 marzo 2024, 18:43

L’esperto della gru di via Genova al processo per la morte del 23enne di Canale colpito da una minipala

Contraddittorio tra consulenti nel procedimento per omicidio colposo che vede il titolare di un agriturismo a giudizio per omicidio colposo

Nel maggio 2019 l’incidente che costò la vita al giovane

Nel maggio 2019 l’incidente che costò la vita al giovane

E’ giunto alle battute finali il processo che vede un imprenditore di Canale chiamato a rispondere di omicidio colposo davanti al tribunale penale di Asti per la morte del 23enne Giacomo Rosso, anche lui canalese, che l’8 maggio 2019 si spense dopo un ricovero di quattro giorni nella rianimazione del Cto di Torino. Vi era giunto in gravi condizioni e privo di coscienza in seguito all’incidente di cui era stato vittima nel primo pomeriggio di sabato 4 maggio, colpito al capo dalle pale di un mezzo agricolo mentre stava spostando alcune rotoballe di fieno presso l’attività agrituristica di cui era dipendente. 

Se l’udienza del processo tenuta nel febbraio scorso aveva visto sfilare di fronte al tribunale in composizione monocratica i testimoni del pubblico ministero Laura Deodato – col dottor Luca Canzoneri, membro dell’equipaggio dell’elisoccorso intervenuto sul posto, i funzionari dello Spresal dell’Asl Cn2 Alessandro Leone e Davide Bogetti, e i militari dell’Arma, il maresciallo Cortellessa e il carabiniere Carbona, anche loro intervenuti sul posto – quella celebrata nei giorni scorsi presso il palazzo di giustizia astigiano ha visto il dibattimento proseguire coi testi dell’accusa. Di fronte alla giudice, la dottoressa Roberta Dematteis, non si è presentato l’unico testimone presente ai fatti, mentre si è ascoltato il racconto di altri testimoni giunti sul luogo dell’incidente nei minuti successivi all’accaduto. 

Il processo è stato poi differito all’udienza in programma nella mattinata del prossimo 8 aprile, quando in tribunale compariranno i consulenti tecnici della difesa. 

Tra questi figura anche l’ingegnere torinese Alberto Giulietta, già consulente in numerosi casi quali il crollo della gru che nel dicembre 2021 causò la morte di tre operai montatori in via Genova a Torino, chiamato a valutare i fatti dalla difesa dell’imprenditore, difeso dall’avvocato albese Roberto Ponzio.

"L’esame in contraddittorio dei consulenti tecnici della difesa e dell’accusa – dichiara quest’ultimo – sarà determinante per accertare la dinamica dell’infortunio. Il nostro consulente Alberto Giulietta conclude per l’insussistenza di ogni responsabilità in capo al datore di lavoro". 

Il 20 novembre scorso lo stesso imprenditore era stato condannato a un’ammenda di 3mila euro in un procedimento parallelo aperto per l’omessa formazione in tema di sicurezza impartita al giovane. L’uomo non avrebbe in particolare previsto le necessarie cautele nell’utilizzo della minipala, mentre altre mancanze avrebbero riguardato il deposito dentro il quale le rotoballe venivano sistemate. 

Ezio Massucco

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