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Attualità | 27 marzo 2024, 07:15

Alba, gli auguri pasquali del vescovo Marco Brunetti: “Il risorto rinnovi in noi la speranza di un mondo nuovo”

Un messaggio sia per credenti che per non credenti, in quanto tutti “bisognosi di vita, pace, luce e libertà”

Il vescovo di Alba, monsignor Marco Brunetti

Il vescovo di Alba, monsignor Marco Brunetti

Il vescovo di Alba, Marco Brunetti formula gli auguri di Pasqua «a credenti e non credenti» e condivide una profonda riflessione sul significato dell'imminente festività in un contesto ancora fortemente predominato dai conflitti e dalle guerre, dall'odio e dalla solitudine, e infine ancora da nuove forme di dipendenza e schiavitù.

Ecco il suo messaggio integrale:

Carissimi tutti, credenti e non credenti, è Pasqua di risurrezione!

Cosa significa questa festa cristiana per la società di oggi?

La Pasqua rappresenta il centro della fede cristiana, si ricorda l’evento salvifico più importante della storia dell’umanità: Gesù ha vinto la morte, è risorto ed è vivo in mezzo a noi.

È la notizia che dovrebbe campeggiare sulle prime pagine di tutti i giornali e diventare virale sulla Rete, non c’è nell’umanità un desiderio più grande di quello di essere liberati dalla morte per passare alla vita eterna, come Gesù ci ha promesso.

La Pasqua annuncia vita e noi viviamo in un mondo afflitto dalle guerre, dalle violenze, dalla morte di innocenti nelle città e in mare, dalle distruzioni di interi agglomerati urbani e deportazioni in più parti del mondo.

La Pasqua annuncia pace e siamo circondati dall’odio, dalla sopraffazione, da false elezioni, da progetti di guerra, da stanziamenti a favore di nuovi armamenti, invece che bandire le armi e la guerra dal mondo.

La Pasqua annuncia luce ma molti vivono nel buio della solitudine, dell’abbandono oppure sono vittime della depressione, della malattia e fanno fatica a vedere la luce in fondo al tunnel.

La Pasqua annuncia libertà e noi assistiamo a nuove forme di schiavitù e dipendenze dalla droga, dal gioco, dalla pornografia, ma anche dal caporalato nelle nostre vigne, che sfrutta gli immigrati, o nella “Casa lavoro” del nostro carcere in cui coloro che hanno scontato la pena sono sempre in attesa di un lavoro dignitoso e di un inserimento sociale.

Abbiamo bisogno della Pasqua, in quanto abbiamo bisogno di vita, pace, luce e libertà.

Gesù risorto rinnova in noi ogni speranza per un mondo nuovo, è questo l’annuncio

che risuonerà la notte di Pasqua.

 

Auguri a tutti,

                                                                         † Marco, vescovo

 



Comunicato stampa

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