Tenuta Berroni e l'agrigelateria avviata nelle dipendenze agricole della storica proprietà alle porte di Racconigi, aprono la stagione primaverile il 17 marzo, con le prime visite dell'anno ( ore 15 e 17, ognuno max 25 partecipanti).
Gli importanti interventi di restauro che nel 2023 hanno restituito la dimora agli originali decori mettendo al tempo stesso in luce curiosità, personaggi aneddoti dei suoi oltre due secoli di vita saranno il fil rouge dei tour guidati che, da marzo ad ottobre, mirano a inserire il racconto di questa settecentesca proprietà nello spirito dei tempi vissuti e a rivisitarli con un pizzico di mistero e romanticismo contemporaneo. Ad ogni appuntamento, un personaggio, una sorpresa ricostruirà le vicende di coloro che hanno abitato la Tenuta, ma anche di artisti, letterati, intellettuali che la frequentarono dalle origini ad oggi, ricomponendo così capitoli di storia e di arte del territorio e dell’intero Piemonte. Biglietti (10 € per adulti e 5 per bambini) acquistabili direttamente dal sito www.tenutaberroni.it/visite-guidate-ita).
La visita inaugurale del 17 marzo anticipa di due giorni il 170° anniversario della morte del conte Ludovico Gaetano Bertalazzone d’Arache e di Banna scomparso improvvisamente a Torino il 19 marzo 1854. Ultimo discendente di una famiglia di imprenditori, quasi sconosciuta, che a fine ‘700 aveva acquistato un titolo nobiliare, alla morte della madre si impegnò per continuare i progetti materni di abbellimento della Tenuta, con particolare riguardo al giardino che affidò all’estro dello scenografo Giacomo Pregliasco. Uomo colto e raffinato, molto affezionato a Racconigi ed alla Tenuta (dove è conservato un suo ritratto di autore ignoto), il Conte era assiduo frequentatore di Milano fin dal primo '800, dove strinse amicizie con letterati ed artisti contemporanei, tra cui Pelagio Palagi, il “dittatore delle arti” all'epoca di Carlo Alberto, artefice della trasformazione della Reggia di Racconigi. Il culto del bello e dell’arte, ereditato dal padre, lo portò ad arricchire le collezioni d’opere antiche del palazzo di famiglia, in via San Francesco d’Assisi, a Torino. Patrimonio che, negli anni Trenta dell'800, era secondo solo alle collezioni sabaude e paragonabile a quella dei Marchesi di Barolo. In assenza di eredi,alla sua morte, tutto passò al nipote Lorenzo Castellani Varzi, che dilapidò l’eredità e mise all’asta i beni, ora sono conservati in alcuni dei maggiori musei europei.
Sempre il 17, apre ufficialmente la stagione anche Agri Berroni ( orari: martedì -venerdì dalle ore 11.00 alle ore 17.00; sabato e domenica dalle ore 15.00 alle ore 18. Altri orari potranno essere concordati per il ritiro di ordini effettuati).

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