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Cronaca | 08 marzo 2024, 16:41

Donna morta dopo operazione a Verduno: difesa del figlio eccepirà nullità dell’autopsia

Notifica dell’incarico al difensore arrivata solamente ad accertamento concluso. L’avvocato Luigi Florio: "Oggi stesso formalizzerò l’eccezione di nullità con una nota alla Procura della Repubblica"

Il palazzo di giustizia di Asti

Il palazzo di giustizia di Asti

La tardiva notifica della nomina del consulente del pubblico ministero – la dottoressa Caterina Petetta, medico legale dell’Asl di Asti – per l’accertamento tecnico non ripetibile tenuto nella mattinata di oggi, venerdì 8 marzo. Notifica arrivata solamente alle ore 12.30, quando l’autopsia sul corpo della donna era già stata svolta. 

Questa la ragione che comporterà con ogni probabilità la nullità dell’esame autoptico quale elemento di prova nei confronti del figlio 37enne di Annamaria Bosco, la donna classe 1960 morta all’ospedale di Verduno successivamente a un intervento per la riduzione di una frattura al femore. 

A eccepire il ritardo nell’adempimento previsto dall’articolo 360 del Codice di Procedura Penale, con la conseguente impossibilità di nominare un consulente tecnico di parte, è l’avvocato astigiano Luigi Florio, nominato quale difensore d’ufficio del familiare della donna, il cui nome è entrato in un fascicolo di indagine aperto con l’ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale. 

Gli inquirenti intendono verificare se a causare la frattura per ridurre la quale la donna era stata portata in ospedale e quindi sottoposta a un intervento chirurgico possa essere stata una caduta indotta a sua volta da gesto violento del figlio. 

Un’ipotesi tutta da verifica, come sono da verificare le eventuali responsabilità delle altre tre persone indagate per il decesso della donna: tre medici in servizio presso la struttura sanitaria langarola, destinatari di un’informazione di garanzia per omicidio colposo e difesi dell’avvocato Roberto Ponzio. All’esame hanno preso parte coi consulenti Lorenzo Varetto, per due di loro, e Franco Romanazzi, per il terzo. 

"Oggi stesso formalizzerò l’eccezione di nullità con una nota alla Procura – spiega l’avvocato Florio –. Ancora non ho avuto tempo di conferire col mio assistito. Siamo alle prime battute dell’indagine, mi pare che l’accusa di omicidio preterintenzionale abbia natura particolarmente precauzionale. Occorrerà appurare le circostanze che hanno provocato la caduta della signora, come tutto quello che è successo dopo". 

Ezio Massucco

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