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Attualità | 05 febbraio 2024, 10:15

Bra, grandi festeggiamenti ai Salesiani per San Giovanni Bosco domenica 4 febbraio [FOTO E VIDEO]

Nel bicentenario del “sogno dei nove anni” le riflessioni del direttore don Riccardo Frigerio

In foto la festa di don Bosco ai Salesiani di Bra

In foto la festa di don Bosco ai Salesiani di Bra

Davvero una gran bella festa quella di domenica 4 febbraio, ai Salesiani di Bra, in onore di San Giovanni Bosco. E quest’anno l’appuntamento è stato ancora più significativo, visto che cadeva la ricorrenza del secondo centenario del sogno che Giovannino fece nel 1824, all’età di nove anni, rivelatore della missione a cui lo chiamava il Signore.

La giornata è iniziata con la Messa delle ore 10 presieduta da don Mattia Miggiano e concelebrata da don Livio Sola, davanti ad una nutrita assemblea. La benedizione solenne è stata preceduta dal rinnovo delle promesse dei salesiani cooperatori. Tra i banchi anche il sindaco di Bra, Gianni Fogliato, e colleghi di giunta, a sottolineare l’importanza dell’opera salesiana in città.

Il tutto è proseguito all’oratorio con la deliziosa colazione e i giochi. Ovviamente, i protagonisti di questo tempo di gioia sono stati i giovani, piccoli e grandi, che qui frequentano la scuola, il catechismo, svolgono diverse attività ludiche e culturali, fanno sport nei campetti di calcio, basket e pallavolo.

L'INTERVISTA [VIDEO]

 

«Come ci ha insegnato don Bosco, noi cerchiamo di formare buoni cristiani e onesti cittadini», si continua a ripetere dal 1959 nell’Istituto San Domenico Savio di Bra, dove attualmente il direttore è don Riccardo Frigerio.

A lui abbiamo chiesto di guardare il mondo di oggi con gli occhi di don Bosco, “padre e maestro della gioventù” e di riflettere sul tema della sua festa. Ne è nata un’esperienza dai tratti tipicamente salesiani: disponibilità, vicinanza e sorriso.

Quale messaggio ci lascia don Bosco oggi?

«Secondo quello che ci dice anche il nostro Rettor Maggiore, cardinal Artime, il messaggio è di aiutare i giovani a sognare, perché molto spesso sono spenti, un po’ abbattuti, forse delusi. E il sogno di don Bosco di cui quest’anno ricorre il bicentenario dice: sogna e fai sognare».

La sfida dei Salesiani in questo nostro tempo qual è?

«È quella di continuare, nonostante risorse umane che numericamente possono essere più basse del passato, a tramettere quella gioia e quell’allegria che rendevano i ragazzi di don Bosco protagonisti della loro vita, buoni cristiani e onesti cittadini, quindi fautori di una società migliore».

Un augurio a Bra ed ai braidesi?

«Che i ragazzi di Bra e tutti quelli che in qualche modo, per la scuola o per altro vengono a Bra, possano trovare delle persone che li accolgano, dei cortili dove ci si incontra con serenità, dove ci si può scambiare il meglio della propria vita e dove si possa poi diventare trasmettitori di una gioia piena».

Silvia Gullino

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