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Viabilità | 26 gennaio 2024, 13:06

Ponte dell'Olla, il sindaco di Gaiola: "Pronto a chiuderlo se non avrò risposte certe sul suo stato di salute"

Un anno fa un vertice tecnico in Prefettura in vista delle indagini profonde sulla struttura, effettuate a fine febbraio 2023 da Anas. A distanza di quasi un anno, Paolo Bottero ancora attende di sapere se l'opera è sicura

Ponte dell'Olla, il sindaco di Gaiola: "Pronto a chiuderlo se non avrò risposte certe sul suo stato di salute"

"Sono pronto ad emanare un'ordinanza di divieto di transito sul ponte dell'Olla. Da quasi un anno attendo l'esito delle indagini conoscitive effettuate a febbraio 2023. Possibile che Anas possa permettersi di non dare risposte, non dico a me, sindaco di un piccolo paese di valle, ma nemmeno alla Prefettura?"

Paolo Bottero, sindaco di Gaiola, da anni chiede interventi e rassicurazioni su quel ponte "imbuto" della valle Stura, lungo la Statale 21 del Colle della Maddalena, già interessato da interventi di pulizia delle gronde di scolo e messa in sicurezza dei punti più danneggiati delle arcate dove, dal 2017, sono crollati a ripetizione i vecchi mattoni.

Niente di strutturale, solo un risanamento conservativo.

"A giugno scadrà il mio mandato. In questi ormai cinque anni l'unico intervento sul ponte è stato quello. Poi, a febbraio scorso, quelle ispezioni per valutare lo stato di salute della struttura, in vista di un intervento importante. Dovevano darci l'esito in autunno, siamo quasi in primavera. Che cosa è emerso? Se il ponte è sano, perché non dirlo? Forse non lo è? Allora lo chiudo. Poi sarà qualcun altro ad assumersi la responsabilità di riaprirlo. Parliamo di un ponte del 1887, concepito per far passare i carri. Ora ci passano 800 tir al giorno", continua Bottero.

Proprio per questo, un anno fa - era il 3 febbraio - in Prefettura a Cuneo si svolse un incontro tecnico in vista delle chiusure previste sulla statale 21 del Colle della Maddalena, all'altezza del ponte dell'Olla. Anas, infatti, alla fine di quel mese, effettuò un approfondito monitoraggio del ponte di Gaiola. I dati risultanti dalle indagini avevano l'obiettivo di completare il progetto di risanamento conservativo delle strutture e l’ammodernamento del piano viabile.

Quelle ispezioni erano anche a supporto di una proposta di Anas per un progetto di allargamento della strada di 1 metro. I lavori, si era detto, avrebbero richiesto otto mesi di lavoro e importanti limitazioni al traffico, con conseguenze inimmaginabili per la valle e, soprattutto, per Acqua Sant'Anna. Le due alternative alla statale 21, infatti, non sono adatte ad assorbire il traffico dei tir: le provinciali 337 (la ex militare) e la 121, destra e sinistra Stura.

 

Da quel 3 febbraio e di quelle ispezioni effettuate alla fine del mese non si è più saputo niente. E Bottero non ci sta più.

Alla valle serve, tra l'altro, serve un'infrastruttura alternativa a quel ponte che è punto nodale o, come dicono i valligiani, l'imbuto della circolazione lungo l'arteria che porta verso la Francia. Un ampliamento non basta. Conclude Bottero: "Mi rivolgo alla Prefettura perché chieda ad Anas risposte e tempi certi. Non mi si costringa a chiudere il ponte. Sono pronto a farlo".

Barbara Simonelli

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