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Roero | 21 dicembre 2023, 07:01

Il tema dei vini 'chimici' denunciati da Report. "Il Piemonte rispetta le norme, troppi errori nel servizio"

Andrea Ferrero direttore del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani rassicura i consumatori piemontesi dopo la puntata della trasmissione di Rai 3 che denunciava imbrogli e anomalie nel mondo del vino

Il tema dei vini 'chimici' denunciati da Report. "Il Piemonte rispetta le norme, troppi errori nel servizio"

Gelatine animali, mosti concentrati, una serie di prassi opache, con uve da tavola che si spostano da Sud verso Nord, operazioni dubbie dell'Ispettorato centrale repressioni frodi.

Questo e molto altro è stato presentato nel servizio di Report, trasmissione di inchiesta di Rai 3, intitolato "Piccoli chimici". Un quadro fosco che ha creato polemiche e sconquassi nel mondo del vino.

L'onda d'urto è arrivata anche in Piemonte e nelle Langhe, ma Andrea Ferrero direttore del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani è sereno e usa parole chiare e nette. "La trasmissione ha fatto una cattiva opera di informazione e non è commentabile, ci sono molti errori e generalizzazioni. Sono state confuse pratiche perfettamente legali con altre illegali, additivi chimici con prodotti dell’uva consentiti. Anche la prassi di mischiare uve provenienti dal Sud con quelle del Nord non ha risontri in Piemonte".

Il direttore Ferrero è andato anche sul concreto: "I consumatori piemontesi devono stare tranquilli, i controlli sono seri e la regione si è dotata di strumenti vincenti, come la normativa per i vini Doc e Docg e la tracciabilità di Stato che permette di controllare ogni singola bottiglia".

La puntata ha sollevato moltissime prese di posizione: "Il mondo del vino italiano è sano, produttivo, competitivo, in grado di generare qualità, ricchezza diffusa ed occupazione, un comparto che è sottoposto a tutta una serie di controlli, a regole, disciplinari di produzione previsti dalle singole denominazioni, e che queste norme le rispetta. Ovviamente nei casi di comportamenti illegali, e non conformi ai disciplinari e alle altre leggi, è auspicabile – come avviene – che le autorità competenti facciano gli opportuni controlli e sanzioni", ha affermato Angelo Radica, presidente dell’Associazione nazionale Città del Vino, che associa oltre 500 comuni vitivinicoli in tutta Italia, ed anche sindaco di Tollo, comune del vino in Abruzzo, chiamato in causa nella trasmissione.

"Si è scelta la strada del qualunquismo, e questo fa male sia ai consumatori che a un asset in grado di rendere 7,5 miliardi di euro all’anno di bilancia commerciale con l’estero e dare lavoro a quasi un milione di persone”, ha aggiunto il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi.

Daniele Vaira

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