Le segnalazioni sulle pagine social si susseguono da mesi. Molto spesso gli studenti di Canale e di Montà non sono riusciti a usufruire di trasporti Gtt per andare a scuola alle superiori di Alba, in quanto i bus non li hanno potuti caricare oppure non si sono fermati. Nonostante le telefonate e le lamentele la situazione pare non sia migliorata. Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di una mamma esasperata.
***
Lettera aperta sui disservizi Gtt a Canale
Buongiorno, premesso che sporgere un reclamo attraverso il sito Gtt è pressoché impossibile, desidero esporre la mia protesta e facendomi inoltre portavoce di alcune famiglie.
Mia figlia è una studentessa delle superiori di Canale. Dal 1° ottobre 2023 a oggi il, o meglio, i pullman in transito presso piazza Martiri della Libertà tra le ore 7.00 e le ore 7.15 non si sono fermati.
Per essere precisi, i ragazzi riferiscono che uno solo si è fermato, ma ha potuto caricare solo alcuni di loro in quanto già oltre la capienza massima, mentre i 4 successivi non si sono neppure fermati.
È stata aperta dalla sottoscritta l’ennesima segnalazione al call center Gtt, e questa volta mi è stato fatto presente che trattasi di fermata a richiesta. Pertanto se i ragazzi non alzano il "braccino" (riferisco il termine utilizzato dall'operatrice) l'autista non è tenuto a fermarsi e che avrei dovuto fare un ulteriore reclamo sul sito.
Fermo restando che non tutti hanno la possibilità di avere qualcuno che sia a disposizione per portarli a scuola ogni volta che succede questo tipo di inconveniente, vorrei sottolineare che le famiglie di questi ragazzi già pagano profumatamente e soprattutto puntualmente l’abbonamento, ragion per cui hanno il sacrosanto diritto di usufruirne.
Non conosco nel dettaglio il regolamento dei trasporti, ma ritengo che un autista, vedendo una quindicina di studenti che attendono zaino in spalla a una fermata, possa pensare che forse stanno andando a scuola e che forse stanno aspettando che un mezzo si fermi per poter salire, braccino alzato o no.
Tengo inoltre a precisare che questa comunicazione è stata inviata anche alla Gtt stessa: perché, a fronte di altri reclami, non è stato preso alcun provvedimento da parte della ditta al fine di risolvere la situazione.
Viviamo tutti in un momento storico complicato, e proprio in ragione di questo ritengo che i sacrifici fatti dalle famiglie che ogni mese sborsano del denaro per usufruire di un servizio debbano essere rispettati, esattamente come quelli dei dipendenti che attendono di vedere il “braccino” dei ragazzi alzarsi per fermarsi.
Grazie per la comprensione.
A nome delle famiglie, Sara Destefanis