Il Rapporto 2023 del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente ha evidenziato come nel 2022 il consumo di suolo in Italia abbia avuto un’accelerazione rilevante raggiungendo la velocità di 2,4 metri quadrati al secondo e aumentando, in dodici mesi, di altri 70 chilometri quadrati: oltre il 10% in più rispetto al 2021.
Numeri che producono la costante diminuzione della disponibilità di aree agricole con la scomparsa in 12 mesi di 4.500 ettari, incidendo inoltre sull’esposizione dei cittadini al rischio idrogeologico con più di 900 ettari resi impermeabili in un solo anno nelle aree a pericolosità idraulica media. Il territorio nazionale continua a trasformarsi.
Complessivamente, fino al 2022 la copertura artificiale nel nostro Paese arrivava a oltre 21.500 chilometri quadrati: il 7,14% del suolo italiano. Il Piemonte lo scorso anno ha avuto un incremento di 617 ettari, portando la superficie totale artificiale e sulla quale sono insediate abitazioni e strutture produttive a 170.199 ettari: il 6,7% dell’intero territorio regionale.
In provincia di Cuneo, sempre nel 2022, l’aumento è stato di 179 ettari: il più alto del Piemonte e l’equivalente di 250 campi di calcio. Arrivando, così, a un’occupazione complessiva di 36.659 ettari (5,3% dell’intera superficie). Tra le province piemontesi, la “Granda” è seconda solo a Torino (58.483 ettari, l’8,5%).
Cosa dice in merito Cia Cuneo? Risponde il direttore provinciale, Igor Varrone: “Nel nostro Paese, e anche nella “Granda”, si sta formando una sensibilità crescente e diffusa rispetto alla protezione del suolo in quanto c’è la percezione ormai evidente che il suo consumo costituisca un drastico processo di degrado”.
Avete fatto delle proposte? “La Cia si è sempre battuta per diminuire il consumo di suolo. Non ha senso costruire nuovi edifici o capannoni, occupando altro terreno coltivabile, quando ce ne sono tanti in condizioni di degrado da recuperare. Questo vale anche per gli agricoltori. Su questo aspetto, in alcuni Bandi dello Sviluppo Rurale della Regione Piemonte è stata accolta la proposta presentata dalla Cia Cuneo, in cui si premiamo, con punteggi maggiori, quanti sistemano i fabbricati già esistenti. Ma serve una Legge che fermi il consumo indiscriminato di suolo”.
Il ruolo dell’agricoltura in futuro può essere cruciale? “Gli imprenditori del settore sono già custodi e guardiani del territorio. Però, non basta. Vanno aiutati di più in questo loro lavoro svolto anche a favore dell’intera comunità. In particolare nelle zone collinari e montane, dove bisogna dedicare molto impegno e risorse economiche per mantenere le aree rurali, e non solo, in buone condizioni. Inoltre, per migliorare in modo consistente la situazione, servono percorsi nuovi e condivisi con le Istituzioni e i portatori di interessi e il dialogo con i cittadini. In questo processo, l’agricoltura può svolgere un ruolo fondamentale”.