La generosità del territorio per migliorare il comfort all’interno dell’hospice di Bra

Sul territorio dell'Asl Cn2 Alba-Bra, l’Hospice si conferma un’eccellenza: un luogo caro a tutti coloro che, nella tristezza del momento, salutano un proprio familiare negli spazi del nosocomio "Santo Spirito" di Bra.

“L’Hospice è un luogo particolare. Il luogo che meglio identifica il passaggio dalla cura al 'prendersi cura'. Come Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus riceviamo tanti grazie e tanti elogi per l’équipe diretta dal dottor Roberto Burello. Un’équipe che agisce con un approccio sanitario inclusivo (globale, olistico), che va oltre l’aspetto puramente medico della cura, intesa non tanto come finalizzata alla guarigione fisica (spesso non più possibile), ma letteralmente al prendersi cura della persona nel suo insieme”, commenta Luciano Scalise, direttore della Fondazione Ospedale.

Nelle 8 stanze del Reparto è fondamentare accompagnare il paziente nelle ultime fasi della sua vita con un appropriato sostegno medico, psicologico e spirituale, affinché le viva con dignità nel modo meno traumatico e doloroso possibile, con la presenza e il sostegno psicologico e sociale anche delle persone che sono particolarmente legate al paziente (partner, familiari, amici). Lo spazio quindi assume una valenza fondamentale.

Musicoterapia, aromaterapia e la giusta temperatura permettono di sopportare meglio dolore per i pazienti e l’avvicinarsi dell’ultimo saluto per i parenti.  Per questi motivi, su idea e sollecitazione di Associazione Italiana Donatori Organi (Aido), promotore dell’iniziativa, la Fondazione Ospedale Alba-Bra ha sostenuto parte del progetto “Una carezza da Aido” con 10.000 euro, affiancando la Fondazione CRC per l’acquisto e l’installazione dell’impianto di climatizzazione a pompa di calore nei locali di degenza, soggiorno e cucina.  

Commenta il dottor Roberto Burello, direttore del Hospice: “Con la campagna 5x1000 del 2019, la Fondazione Ospedale Alba-Bra si è impegnata a supportare l’Hospice costruendo un luogo sereno dove la vita riacquista la sua dignità. Aspettando la nascita delle Case di Comunità, gli spazi tuttora rimasti inalterati nel vecchio nosocomio Santo Spirito di Bra, ci permettono di proseguire le attività senza troppe difficoltà, ma nella stagione estiva una ventata di aria fresca era necessaria. Ringraziamo tutti coloro che sono intervenuti sostenendo la donazione”.