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Attualità | 10 giugno 2023, 13:29

Ad Alba oltre 300 giovani promesse per la prima Festa del Calcio Giovanile (FOTO)

Nel corso della mattinata, intitolata a Gianni Mercorella la Tribuna dell’impianto di San Cassiano "Augusto Manzo"

Ad Alba oltre 300 giovani promesse per la prima Festa del Calcio Giovanile (FOTO)

Grande entusiasmo, nella mattinata di oggi – sabato 10 giugno – per la prima Festa del Calcio Giovanile ad Alba, appuntamento pensato per promuovere il calcio giovanile e i valori sportivi, promosso dalla FIGC, in collaborazione con la Città di Alba. Un'occasione unica per riunire tutte le società partecipanti e creare un'atmosfera di festa e condivisione, con una replica di quanto già organizzato il 27 maggio scorso a Cuneo.

Preceduti dall’esibizione del Gruppo Sbandieratori e Musici del Borgo Moretta di Alba, oltre 300 bambini – accompagnati dai dirigenti, con i genitori in tribuna – hanno sfilato in parata sulla pista di atletica dello stadio “Augusto Manzo” di San Cassiano: Alba Calcio, Albese Calcio, Area Calcio Alba Roero, Bandito Sportgente, Benese, Cortemilia, Dogliani Calcio, Langa Calcio, San Cassiano, Sanfrè, Santa Margherita, Santostefanese, Sportroero, insieme alla sezione braidese dell’AIA, l’Associazione Italiana Arbitri.

“In Piemonte il solo settore giovanile conta 58.000 bambini tesserati, oltre a 30.000 dilettanti – dichiara il vicepresidente vicario del Comitato Regionale FIGC Piemonte e Valle d’Aosta, Enrico Giacca –. Vorremmo ripetere questo evento tutti gli anni, per dare visibilità ai bambini, invitando le Amministrazioni comunali per avvicinarle sempre più alle nostre realtà”.

“Il movimento calcistico cuneese è cresciuto tantissimo negli ultimi anni, con numeri ancora in aumento, toccando le 15.000 persone tra giovanili, dilettanti e dirigenti – aggiunge il delegato provinciale FIGC Giuseppe Chiavassa –. Un mondo sano, oltre che un volano per lo sviluppo economico: basti pensare che per ogni 1 euro investito nello sport c’è un risparmio di 5 euro in salute e un ritorno di 7,5 euro a livello economico”.

“Il Calcio e la Città di Alba sono legati a doppio filo, ed è motivo di grande orgoglio vedere tutti questi bambini, che sono il nostro futuro, appassionarsi a questo sport – afferma il consigliere albese delegato allo Sport, Daniele Sobrero. Questa manifestazione cade, inoltre, nel decennale di Alba Città europea dello Sport”.

Durante l'evento hanno trovato spazio anche l’esibizione del gruppo “Le Nuvole ASD”, la premiazione del contest “Sport e inclusione” (che ha visto le società coi loro giovani atleti impegnati nella creazione di uno stendardo che rappresentasse la società e uno striscione con una frase sull'inclusione nel mondo dello sport), e lo spettacolo di Yuri Vidal, in arte Frio, cantante emergente della provincia di Cuneo.

A impreziosire la mattinata, un momento di grande commozione con la dedicazione della Tribuna dell’impianto di San Cassiano al compianto Dirigente Sportivo Gianni Mercorella: a stringersi attorno alla famiglia, con un ideale abbraccio alla moglie Giancarla alla figlia Emanuela, istituzioni e sportivi che hanno voluto ricordare una figura di spicco nel mondo dello sport, oltre che una persona molto stimata in tutta la Città di Alba, di enorme esperienza e competenza. Originario della Basilicata, Mercorella arrivò giovanissimo nella capitale delle Langhe, richiamato dall’opportunità di lavorare per la Ferrero. La sua grande passione per lo sport e per il calcio in particolare, con una predilezione per quello giovanile, lo portò subito nella dirigenza dell’Albese Calcio, dove rimase per mezzo secolo prima di assumere la vicepresidenza dell’Area Calcio Alba Roero.

“Gianni era sempre disponibile, aveva talento ed era un punto di riferimento, un faro per tutti perché da lui c’era solo da imparare – hanno ricordato Alida Camera e Daniele Sobrero, intervenuti per un saluto insieme al sindaco della Città di Alba, Carlo Bo, al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e al consigliere regionale Maurizio Marello –. Ci ha insegnato con la parola, ma soprattutto con l’esempio, che la vita è dedizione all’onestà, al lavoro e alla famiglia. Era un signore d’altri tempi, una persona garbata, gentile, sensibile. Sapeva guardare e vedere la bellezza in tutto, provando gioia anche nelle piccole cose quotidiane, ed era dotato di una pacata ironia, sempre pronto alla battuta”.

Il suo nome accoglierà ora tutti gli spettatori dell’Augusto Manzo, e il suo ricordo vivrà in tutti gli appassionati di calcio che varcheranno i cancelli dello stadio albese.

Pietro Ramunno

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