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Politica | 09 giugno 2023, 11:09

Addio a Guido Bodrato, storico esponente Dc e più volte ministro. Era nato a Monteu Roero

Vicesegretario del partito nell'era De Mita, ne fu commissario durante Tangentopoli. Più volte membro del governo tra gli anni ’80 e ’90. Aveva 90 anni

Guido Bodrato (dalla pagina Facebook del Pd Fvg)

Guido Bodrato (dalla pagina Facebook del Pd Fvg)

E' morto Guido Bodrato, dirigente Dc vicino a Benigno Zaccagnini e più volte ministro, aveva 90 anni. La notizia dal suo account social, qui ripresa da Adnkronos: "Guido ci ha lasciati ieri sera per unirsi alla sua amata Irma. Fino all'ultimo lo ha sostenuto una invincibile passione politica, a difesa della Costituzione e della rappresentanza democratica del Parlamento. Che il suo esempio ci conduca. Una preghiera", si legge.

Nato a Monteu Roero, nell’Albese, il 27 marzo 1933, laureato in legge a Torino, Bodrato, esponente di spicco della Democrazia Cristiana, iniziò la sua carriera politica come consigliere comunale a Torino.
Insieme a Carlo Donat-Cattin fu il leader della corrente democristiana Forze Nuove e poi stretto collaboratore di Benigno Zaccagnini e fondatore (insieme a Martinazzoli, Galloni, Granelli, Elia e altri) dell'Area Zac, riporta l'agenzia Ansa. Ha ricoperto l'incarico di ministro della Pubblica istruzione dal 1980 al 1982 (nei governi Forlani I e Spadolini I e II); dal 1982 al 1983 è stato ministro a Bilancio e Programmazione economica nel V governo Fanfani. E' rientrato al governo (Andreotti VII, dal 1991 al 1992) come ministro dell’Industria e Commercio. Commissario del partito durante Tangentopoli, sostenne il rinnovamento voluto dalla segreteria Martinazzoli appoggiando la transizione verso il Partito Popolare Italiano. Dal 1995 al 1999 è stato direttore politico del quotidiano "Il Popolo".

Numerosi i messaggi di cordoglio in arrivo in questi minuti dal mondo politico.
"Il vuoto di Irma è risultato troppo pesante anche per una personalità forte come la sua – scrive Pierluigi Castagnetti –. E, adesso, il vuoto lo sentiremo noi suoi fratelli minori. Ci mancherà la sua intelligenza politica, la sua determinazione, la sua luce nei momenti più cupi e difficili. 'Andate avanti!'”.

"Mi inchino di fronte a un grande maestro di buona politica – dichiara l’ex segretario Pd Enrico Letta –. Generazioni intere di cattolici democratici si sono formate e si formeranno ancora seguendo il suo esempio, condividendo il suo pensiero e il suo europeismo profondo. La sobrietà del vivere e del parlare. Grazie Guido".

"Addio a Guido Bodrato, un grande democratico cristiano –
dice il deputato Gianfranco Rotondi –. Qui elargiva pillole di saggezza della età più matura, e il racconto della quotidianità di una storia di amore durata una vita, e culminata con la scomparsa di Irma e Guido a poche settimane di distanza".

"Guido Bodrato è stato un maestro per intere generazioni. Leader della sinistra Dc ha sempre tenuto alta la voce del cattolicesimo democratico come parte della cultura riformista e progressista del Paese –
è il pensiero di Dario Franceschini (Pd), contenuto in una nota –. Fino all'ultimo un osservatore attento e acuto delle vicende politiche e del percorso del Pd. Ci mancherà".

"Ci lascia Guido Bodrato, autentico riferimento per chi fonda la propria idea di politica sui valori del cattolicesimo democratico, della Costituzione, del servizio. Siamo tutti più poveri, oggi",
il cordoglio di Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera dei Deputati.

Il roerino Mino Giachino, ex sottosegretario ai Trasporti: "Guido Bodrato, centrale nella formazione politica di molti di noi cattolici impegnati in politica, le sue analisi erano vere e proprie lezioni di analisi sul Paese e le sue contraddizioni. Dopo la fine della Dc e il grande cambiamento nella politica conseguente alla globalizzazione e alla nuova legge elettorale siamo stati su posizioni diverse ma uniti nella ricerca dell’interesse nazionale. Alcuni giorni dopo la mia nomina al Governo mi fece un bellissimo complimento che mi portò nel cuore. R.I.P.caro Guido insieme alla tua cara Signora".

Redazione

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