Illuminano i nostri prati come le stelle del cielo notturno. Lo scatto del fotografo braidese Tino Gerbaldo che ha conquistato il web è tutto per il dente di leone, più noto come soffione. Centinaia sono in piena fioritura nelle campagne braidesi, regalando uno spettacolo mozzafiato. Il particolare nome dente di leone è dato dalla forma dentata delle sue foglie. Il nome soffione, invece, proviene dalla palla lanuginosa contenente i suoi semi.
Ma davvero è la stessa pianta? La risposta è sì. Il ciclo del soffione segue l’alternanza tra giorno e notte, sole e luna. Inizialmente, il dente di leone è di colore giallo e dorato, come il sole, mentre in seguito si trasforma in una candida sfera simile alla luna.
Magia della natura che ci ha regalato un vegetale sorprendente, a partire dal nome scientifico, tarassaco. Il “Taraxacum” officinale deriva infatti dal greco “tarakè” che significa “scompiglio” o turbamento” e da “akos” che significa “rimedio”, quello che garantisce grazie alle sue proprietà terapeutiche.
Dente di leone: benefici e controindicazioni
Questa pianta spontanea è particolarmente indicata per il trattamento di problemi digestivi e per favorire il benessere del fegato. Consigliata in caso di colesterolo alto, è utile anche per combattere la ritenzione idrica e la cellulite, stimolando la diuresi. La sua efficacia diuretica ha portato a definirla “piscialetto” nella tradizione contadina. Le sue proprietà benefiche sono anche valide alleate per la bellezza della pelle. Sconsigliato l’uso del tarassaco per le donne in gravidanza e durante il periodo di allattamento.
Dente di leone in cucina
L’uso culinario della cicoria selvatica (altro nome con cui è conosciuto il tarassaco) è legato al suo particolare sapore speziato che si presta alla preparazione di frittate, zuppe, torte salate, tisane, caffè e persino confetture. Del dente di leone non si butta via nulla: le foglie vengono raccolte in primavera, mentre sono ancora tenere, per uso crudo o in insalate miste.
È un portafortuna
Il fiore del tarassaco è sempre stato collegato alla prosperità e alla fortuna. In passato, si usava aggiungere un dente di leone al bouquet della sposa, nella convinzione che portasse ricchezza e fortuna alla nuova coppia.
Ha poteri magici
Un tempo si credeva che il tarassaco fosse in grado di aumentare la capacità psichica delle persone e che, strofinandosi addosso questo fiore, si avesse la possibilità di essere accettati e ben voluti da tutti. Ma soprattutto il soffione veniva considerato una sorta di ponte in grado di mettere in collegamento con gli spiriti dell’aldilà.
Forti e fieri come un leone
Una leggenda irlandese vuole che la storia del soffione sia strettamente connessa al mondo delle fate. Con l’arrivo nel mondo dell’uomo, infatti, fate, gnomi, elfi e molte altre creature magiche, furono costrette a nascondersi nei boschi. Ma le fate, impossibilitate a mimetizzarsi a causa dei loro ampi vestiti, decisero di trasformarsi in denti di leone. Non persero, però, la loro fierezza: ogniqualvolta si calpesta un soffione, infatti, quest’ultimo ritorna sempre inevitabilmente ad ergersi nel prato.
È legato al mito
Nel linguaggio dei fiori, il dente di leone è simbolo di forza, speranza e fiducia: al riguardo, si narra che il mitico Teseo avesse mangiato per 30 giorni solo denti di leone allo scopo di diventare tanto forte da essere in grado di poter affrontare e sconfiggere il famigerato Minotauro.
Un soffio… un desiderio
Il soffione non smette mai di stupirci. Gli innamorati sono soliti affidarsi ad esso come un vero e proprio oracolo. Alzi la mano chi non ne ha mai soffiato uno. Se siete stati bravi a far volare tutti i semi in un colpo solo, leggenda vuole che realizzerete un sogno segreto o incontrerete l’amore.