“Pace e bene!”, una frase che molte persone si sono sentite dire da Nino Caruso, lo storico impiegato della Biblioteca Civica di Alba, magari durante una chiacchierata o uno scambio di idee.
Un’espressione che racchiudeva il suo modo di vivere, in cui il 77enne ha sempre cercato un’armonia esistenziale a favore di una società in cui le persone, come in un’orchestra, dovevano fare parte, suonando all’unisono.
A volte ci riusciva, a volte no, ma la sua eredità è importante. Infatti Nino non c’è più, portato via da un tumore al colon che l’ha colpito circa un anno e mezzo fa. Una malattia subdola che l’ha consumato piano piano, fino al decesso avvenuto nella notte del 16 aprile. Alba saluta così un altro uomo che, tra biblioteca, sociale e musica ha sempre fatto e donato molto al prossimo.
«Con papà - afferma nel suo ricordo il figlio Emanuele Caruso, conosciuto regista - avevo un rapporto particolare. Avendo due caratteri molto diversi, a volte andavamo un po’ in conflitto, ma gli sempre voluto un gran bene, ed ho sempre ammirato il suo modo di fare, sempre teso a mettere me, mio fratello Agostino e nostra mamma Margherita, al primo posto nelle priorità.
Ci sorprendeva spesso per il bene che riusciva sempre a farsi volere dalle persone, con cui era molto affettuoso e attento, anche se sapeva farsi rispettare.
La sua frase “con me le persone non ci rimettono mai” ho imparato a capirla con il tempo: infatti lui aveva ragione nel dirlo, perché si vedeva che a papà piaceva molto far contenti gli altri.
Era un chiacchierone ma, nel suo lavoro di bibliotecario, pretendeva silenzio, e poi sapeva farsi volere bene.
La musica è sempre stata la sua grande passione, sia come musicista con il Maestro Paolo Paglia e l’orchestra musicale di Alba, sia come collezionista di cimeli antichi tra dischi, CD, spartiti…
Ci lascia una persona dall’importante profilo pubblico e sono sicuro che mancherà a molte persone con cui ha sempre cercato l’armonia, quasi uno stato sociale ideale che lui riassumeva nella frase “Pace e bene” con cui concludeva i discorsi. Lui ha sempre cercato l’armonia nel mettere le persone d’accordo, quasi come fossero un’orchestra che suona all’unisono. A nome della mia famiglia ringrazio tutte le persone che ci stanno esprimendo la loro solidarietà».
Nino Caruso lascia la moglie Margherita, i figli Emanuele e Agostino (sposato con Alice), e parenti tutti. Il Santo Rosario sarà celebrato questa sera, 17 aprile, alle ore 20.30 in Cattedrale ad Alba, dove è in programma anche il funerale, domani martedì 18 aprile alle ore 10. La salma sarà cremata a Bra, e le ceneri tumulate nel cimitero di Alba nella tomba di famiglia, vicino al papà di Nino.