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Attualità | 08 marzo 2023, 07:07

Alla mensa di via Liberazione il più grande ristorante di Alba: 1.500 i pasti preparati ogni giorno

Questi i numeri tra scuole, self service e anziani. L'assessore Boschiazzo: «Un servizio a cui il Comune tiene molto. Attenti alla salute a tavola degli studenti delle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, che ne sono i maggiori fruitori»

Mensa scolastica: nel menù speciale del mercoledì trova spazio anche la pizza

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Circa 1.400 pasti al giorno tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, altri 100 pasti per il pranzo al self di via Liberazione, aperto a tutti, dove ha sede il quartier generale di preparazione piatti della Sodexo, circa 50 anziani a cui vengono portate le pietanze a domicilio quotidianamente, grazie alla collaborazione con il Centro Socio Assistenziale di Alba.

Questi sono i numeri del servizio mensa comunale, gestito da anni dalla Sodexo, azienda di Milano i cui 40 dipendenti ad Alba sono tutti del territorio.
Un’opportunità di cui molte famiglie usufruiscono per i loro figli, dai bambini ai ragazzi, e che permette di mangiare cibo sano e preparato in loco. La referente del Comune di Alba è Elisa Boschiazzo, assessore con delega alla scuola.

Assessore, ci presenti il servizio mensa: quali sono le caratteristiche principali?

«La caratteristica principale è l’attenzione alla salute a tavola degli studenti. Il servizio mensa di via Liberazione, gestito dalla Sodexo, è una grande cucina dove, ogni giorno, vengono preparati sul posto i piatti, lavorando le materie prime provenienti da una filiera a KM Zero, da coltivazioni biologiche di prodotti Dop e Igp, con utilizzo di carne Coalvi, prosciutti senza polifosfati, pane senza grassi, giusto per fare qualche esempio. Tutti i cibi vengono cotti al forno, ed il menù viene studiato con l’ASLCN2 ed i dietisti, e calendarizzato secondo le stagioni, così da avere il giusto supporto dei nutrimenti necessari ad una sana alimentazione.

Nel menù della settimana c’è varietà di materie prime tra carne rossa, bianca, pesce e formaggio, e, in questo periodo, c’è anche il rispetto della tradizione cristiana della Quaresima. Si fa attenzione anche alle diete spieciali per gli intolleranti, e, generalmente al mercoledì, si inserisce un piatto a sorpresa, giusto per variare il menù in modo creativo».

Una volta preparati i piatti, come si sviluppa l’iter che porta alla somministrazione nei refettori scolastici?


«Dopo la lavorazione mattutina delle materie prime, in base al menù, che avviene all’interno della zona cottura, vengono preparati i piatti che, sigillati, vengono caricati sui vari container a temperatura controllata, e portati nei vari istituti scolastici, in base agli orari del servizio mensa.

In alcune scuole primarie ci sono due turni per il pranzo, e, in questi istituti, arrivano due container diversi, per preservare la qualità e la temperatura di servizio del cibo. I dipendenti Sodexo sono divisi in base alle fasi di preparazione, trasporto e somministrazione, a garanzia dell’integrità del cibo».

Qual è la quota che viene pagata a pasto?

«Se non si presenta la domanda per l’inserimento nelle fasce ISEE, in media il costo a pasto è di 5.44 Euro per la scuola dell’infanzia, 5.58 Euro per la primaria, e 5.69 Euro per secondaria di primo grado. Ricordiamo che l’unico istituto con l’orario pomeridiano è la Scuola Macrino e gli studenti vanno direttamente al self di via Liberazione. Il prezzo per i non residenti è di 6.15 Euro a pasto.

Se si fa parte delle fasce ISEE, le agevolazioni sono notevoli, e non c’è distinzione tra istituti fino a 9 mila Euro. Per la fascia di reddito fino a 4 mila Euro si paga 1.73 Euro, tra 4 e 6 mila Euro 2.50 Euro, tra 6 e 9 mila Euro 2.90 Euro, tra 9 e 12 mila Euro 4.50 Euro per infanzia, 4.73 Euro per la primaria e 4.91 Euro per la secondaria. Tra 12 e 20 mila Euro 5,01 Euro per infanzia, 5.24 Euro per primaria e 5.55 per secondarie. Se si hanno tre figli, il terzo figlio paga 2.63 Euro, e, per chi si abbona, ha un risparmio del 15%».

C’è modo di capire come viene consumato il cibo?

«Su questo punto invito tutti a capire che il servizio mensa è complesso, ed è un aspetto a cui il Comune tiene molto. Ricordo che si può mangiare con i bambini per capire in prima persona qual è la qualità del cibo, e come i bambini si approcciano a consumare il pasto. Come sappiamo i tempi dei piccoli e dei ragazzi sono diversi da quelli degli adulti, e il cibo rischia di raffreddarsi, ma questo è un aspetto indipendente da come arriva in tavola.

Invito a segnalare comunque eventuali criticità direttamente in Comune, perché credo sia importante il confronto sempre nell’ottica della crescita del servizio che riteniamo veramente importante per le scuole albesi».

Novità sulla nuova zona cottura che sta sorgendo al Mussotto?

«Si sta lavorando alla planimetria interna ed alla scelta degli arredamenti. Preciso che la nuova zona non sostituirà completamente quella esistente in via Liberazione, dove si continueranno a preparare i primi piatti».

Livio Oggero

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