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Alba | 13 dicembre 2022, 14:45

Ha scritto, con la sua squadra, le linee guida che hanno permesso di continuare a trattare i pazienti oncologici durante il Covid [VIDEO]

L'ex primario della Radioterapia dottor Elvio Russi racconta di quei primi giorni di marzo del 2020, della lettera al suo collega di Wuhan, che gli disse: "Pensate a salvare voi stessi". Il ricordo di quei giorni drammatici e le decisioni prese con la dottoressa Anna Merlotti, attuale primario, e con il dottor Papaleo, primario della Medicina Nucleare

Da sinistra il dottor Papaleo, la dottoressa Merlotti e il dottor Elvio Russi, in pensione dal 1° dicembre

Da sinistra il dottor Papaleo, la dottoressa Merlotti e il dottor Elvio Russi, in pensione dal 1° dicembre

Lo scorso 26 novembre il dottor Elvio Russi, fino al giorno 30 primario della Radioterapia dell'Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, è stato premiato, unico in Italia per la sua disciplina medica, per lo straordinario lavoro svolto nel periodo del Covid.

"Il Dott. Russi ha contribuito in modo fondamentale a fornire alla comunità radioterapica consigli e raccomandazioni che sono stati di grande aiuto per la gestione dei pazienti e per la sicurezza degli operatori stessi”.

Russi aveva capito già ad inizio di marzo che stava per arrivare la tempesta. E aveva capito quanto fosse necessario riorganizzare rapidamente il reparto per non interrompere le cure dei malati fragili, i pazienti oncologici. Facendo tutto il necessario per garantire la loro sicurezza in un momento in cui del Covid si sapeva pochissimo. Solo che uccideva. Soprattutto i fragili.

Quello che ha fatto è stato così importante che gli è valso un riconoscimento nazionale. Le linee guida studiate e applicate da lui, nel suo reparto, nate da un confronto con i colleghi degli ospedali lombardi che già stavano vivendo le fasi peggiori della prima ondata, sono state utilizzate a livello europeo.

Dietro queste linee c'è un lavoro di confronto, di squadra. E soprattutto di altruismo. Mancavano i dispositivi di protezione individuale, mancavano le informazioni. Eppure mai è stato messo in discussione il principio che dovrebbe stare alla base della professione del medico: curare i malati. Anche nel mezzo di una pandemia.

Abbiamo voluto farci raccontare quei giorni drammatici, dentro il reparto che non dirige più dal 1° dicembre. Il suo posto è ora della dottoressa Anna Merlotti, sua allieva, il suo orgoglio professionale. Ed è con lei che ci racconta quei momenti, con lei e con il dottor Alberto Papaleo, primario della Medicina Nucleare.

Il video dell'intervista rilasciata a Barbara Simonelli

Barbara Simonelli

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