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Economia | 18 novembre 2022, 08:03

“Quale energia per il nostro futuro?”, un incontro in Confindustria

Gli scenari macroeconomici, le azioni del sistema Confindustria e della Regione Piemonte per l’efficienza energetica al centro del focus

Il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay

Il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay

Quasi un centinaio di imprese associate ha seguito i lavori dell’evento organizzato insieme a Confindustria Piemonte “Quale energia per il nostro futuro?” che ha dato voce, dopo i saluti istituzionali del presidente degli Industriali piemontesi, Marco Gay, al Delegato Energia Confindustria Aurelio Regina, al Direttore Affari Europei, per la Delegazione di Confindustria presso l’UE, Matteo Borsani e alla Regione Piemonte che ha delineato le iniziative a favore delle imprese.

“Il tempo per intervenire è adesso”, ha sottolineato il presidente Gay, andando a focalizzare il tema centrale del convegno. “Le decisioni assunte a livello italiano con il decreto Aiuti quater, e quelle europee in discussione sul price cap, sono significative ma serve anche avviare al più presto una riforma strutturale del mercato, sganciando il prezzo dell’energia da quello del gas e una politica industriale sulle rinnovabili. Speculazioni come quelle che stiamo attraversando sono da bloccare e impedire per il futuro”.

“L’inflazione all’11% in Italia - ha proseguito Gay -  è la conseguenza più visibile di una vera e propria tempesta che sta scuotendo il sistema produttivo. Per l’economia piemontese quest’anno avremo un extracosto compreso tra 5,2 e 5,8 miliardi, oltre il 4% del nostro Pil, quasi dieci volte i 625 milioni che si pagarono per energia e gas nel 2019. E’ un tema politico e sociale, le transizioni ambientale ed energetica sono certamente una parte della risposta. Il Pnrr fornisce strumenti rilevanti per realizzare questa prospettiva, che si può attuare destinando parte dell’elettricità prodotta dalle rinnovabili alle imprese, a un prezzo concordato”.

A seguire, le case history di Abet Laminati Spa e Agc Flat Glass di Cuneo, con le azioni che stanno portando avanti per gestire il caro energia, dalle misure organizzative di revisione dei turni e degli orari di lavoro a quelle tecnologiche dirette a migliorare l’efficienza energetica con la sostituzione di combustibili e il maggiore ricorso alle fonti rinnovabili. 

Il delegato di Confindustria nazionale, Aurelio Regina ha illustrato le proposte che sono state presentate ai tavoli di discussione del Governo e i disegni di politica europea. La strategia d’intervento di Confindustria sul caro energia si delinea in tre le linee di intervento principali. A livello nazionale, l’impegno per agire sui prezzi e sulle riforme dei mercati energetici, a livello europeo si lavora per fissare un tetto al prezzo del gas e per le riforme strutturali dei mercati energetici, infine sulla sicurezza energetica, l’intervento è a livello sia nazionale che comunitario per garantire gli approvigionamenti e per gestire il rischio di eventuali razionamenti.

Il Direttore Affari Europei, per la Delegazione di Confindustria presso l’UE Matteo Borsani ha condiviso il punto di vista della delegazione Europea e il sentiment del sistema in merito ai prossimi incontri in programma a Bruxelles. Gli stati membri hanno preso una maggiore consapevolezza della crisi energetica in atto e quello dell’energia rappresenta uno dei temi più importanti a livello strategico e di posizionamento. Il dibattito è ancora aperto  sul tetto al prezzo del gas, su cui Confindustria continuerà a difendere le istanze del mondo imprenditoriale.

Maggiore efficienza energetica e utilizzo delle fonti rinnovabili al centro dell’azione della Regione Piemonte - delineata dal direttore della Direzione Ambiente Energia, Stefania Crotta - che con i bandi FESR ha previsto una dotazione di 263 milioni di euro per interventi dedicati a progetti pubblici e privati relativamente a queste finalità guardando anche all’economia circolare. Le comunità energetiche e rinnovabili e l’idrogeno sono due voci della politica energetica piemontese e con il progetto “Hydrogen Valley” avranno potenziali ricadute positive per le imprese e il territorio.

“Il focus di oggi - ha commentato il presidente di Confindustria Cuneo Mauro Gola - ha permesso di portare sul territorio la spiegazione chiara e concreta del quadro energetico e delle azioni che il sistema sta portando avanti per supportare le nostre imprese a contrasto della crisi energetica. Gli obiettivi che ci prefiggiamo sono quelli di mantenere il livello di competitività e arginare gli effetti del caro energia. Le aziende, dal canto loro, stanno lavorando per gestire al meglio il tema dell’energia, senza subirlo e stanno investendo in formazione e rafforzamento delle competenze interne ed esterne”.

comunicato stampa

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