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Economia | 12 ottobre 2022, 09:23

All’Abet Bra lunedì di "cassa" per risparmiare sulla bolletta. L’ad Bandieri: "Dai rincari impatto annuo per 20 milioni"

Fino al 3 dicembre l'azienda leader dei laminati accorcerà la settimana lavorativa in modo da poter spegnere tutte le caldaie e utenze. L’amministratore delegato: "Scelta dovuta alla necessità di ottenere il massimo risparmio possibile di gas"

Operai al lavoro nello stabilimento dell'Abet Bra

Operai al lavoro nello stabilimento dell'Abet Bra

Da venerdì 7 ottobre all’Abet Laminati di Bra è in vigore una cassa integrazione, che andrà avanti ogni lunedì fino al 3 dicembre. "Questa scelta è dovuta alla necessità di ottenere il massimo risparmio possibile di gas", spiega l’amministratore delegato Ettore Bandieri. "Piuttosto che adottare una riduzione di turni, ne teniamo 3 pieni per quattro giorni e al lunedì sospendiamo l’attività in modo da poter spegnere tutte le caldaie e utenze. La cassa integrazione non è mai una cosa piacevole e speriamo che l’impatto sul personale sia minimo. Come previsto dalle norme, prima si utilizzano infatti ferie e permessi rimanenti e poi in un secondo momento si ricorre alla cassa".

"Al momento gli ordini ci sono ancora, seppur in diminuzione, ma i costi sono diventati insostenibili. La nostra bolletta è passata da 700 mila euro al mese, a oltre 3,5 milioni, per un totale di 20 milioni aggiuntivi su base annua"
, aggiunge l’amministratore delegato.

In questo quadro, Bandieri non si sbilancia su cosa potrebbe accadere nel prossimo futuro: "Impossibile prevedere l’andamento dei costi, mentre per quanto riguarda gli ordinativi la situazione è diversa tra l’Europa e gli Stati Uniti, dove abbiamo l’azienda Fibresin. In entrambi i continenti c’è una inflazione forte, ma Oltreoceano non ancora un calo dei consumi, perché la dinamica dei salari è stata addirittura superiore all’aumento dell’inflazione, e dunque le famiglie hanno mantenute il potere d’acquisto. Per quanto ci riguarda, al momento navighiamo a vista, studiando settimanalmente i vari scenari che si presentano. Nel 2022, a fronte di un primo semestre molto buono, riusciremo ad assorbire il calo attuale chiudendo comunque in modo positivo. La preoccupazione di tutti è per il 2023".

Luca Sottimano

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