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Sanità | 24 settembre 2022, 11:10

Open Week Malattie cardiovascolari: l’aneurisma dell’aorta addominale è un killer silenzioso

Ogni anno in Italia 6.000 persone muoiono per rottura dell'aorta addominale. Ecco i consigli del Primario di Chirurgia Vascolare dell'Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo Massimo Maione

Foto di repertorio - Unsplash

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L’aorta è l’arteria principale del nostro corpo e decorre dal cuore attraverso il torace fino a raggiungere l’addome, dove si divide per fornire sangue alle gambe.

Per aneurisma si intende la dilatazione localizzata e permanente di un’arteria che si allarga di più del 50% del suo diametro abituale. Tale dilatazione è conseguente a un indebolimento della parete del vaso che privo della sua abituale elasticità, sotto la spinta della pressione sanguigna, aumenta progressivamente di calibro fino a rompersi. Pur potendo interessare qualsiasi arteria del corpo, gli aneurismi più comunemente riscontrati (e più importanti dal punto di vista clinico) sono quelli che insorgono nel tratto addominale dell’aorta.

L’aneurisma dell’aorta addominale (AAA) colpisce oltre 700.000 persone in Europa (84.000 in Italia) con circa 220.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno (27.000 nel nostro Paese). Ogni anno in Italia 6.000 persone muoiono per rottura di AAA.

La prevalenza dell’AAA, trascurabile sino ai 55-60 anni, oltre il 65° anno d’età tende progressivamente a crescere (6% ogni 10 anni); i fattori di rischio più rilevanti sono il sesso maschile (prevalenza 3 volte maggiore rispetto al sesso femminile), l’età avanzata e il fumo di sigaretta (l’AAA dopo il tumore polmonare é la seconda patologia direttamente correlata al fumo per frequenza, specialmente nel sesso femminile). Altri fattori di rischio importanti sono rappresentati dall’ipertensione, la familiarità, livelli elevati di colesterolo e dal diabete.

Un killer silenzioso: quasi sempre l’aneurisma dell’aorta addominale non dà alcun sintomo ed è spesso diagnosticato per caso durante esami eseguiti per altra ragione. Drammatico è il quadro clinico legato alla rottura dell’aneurisma che porta alla morte in circa l’80% dei casi. Tra i fattori di rischio coinvolti nella rottura, (diametro, velocità di crescita, fumo, età avanzata e ipertensione) vi è il sesso femminile. Le donne verosimilmente in relazione ad un tasso di crescita maggiore e alle ridotte dimensioni dell’aorta hanno una probabilità maggiore (di 3 o 4 volte)rispetto agli uomini, di andare incontro alla rottura dell’aneurisma durante il periodo di sorveglianza ed una maggiore probabilità di rottura per calibri ridotti .

Una semplice ecografia addominale, esame veloce, semplice, assolutamente indolore e non invasivo permette di identificare un aneurisma dell’aorta addominale ed eventualmente di intervenire prima che si verifichi la rottura.

Nei soggetti maggiormente a rischio lo screening si associa ad una riduzione del rischio di rottura e della mortalità correlata all’aneurisma. Oltre a questo uno screening permette di individuare aneurismi di piccole dimensioni su cui non vi è indicazione al trattamento ma che dovranno essere monitorati con regolarità.

Indipendentemente dal tipo di trattamento ciò che è più importante è individuare precocemente un AAA attraverso uno screening efficace. Il tempo infatti è l’arma più preziosa a nostra disposizione in questa patologia.


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