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Attualità | 02 settembre 2022, 10:06

"I 23 giorni della Città di Alba": una mostra in Fondazione Ferrero per il terzo capitolo del centenario fenogliano

Continuano gli eventi dedicati a celebrare la figura dello scrittore partigiano. «Siamo molto soddisfatti dell’interesse che si è creato intorno alla figura di questo grande scrittore delle Langhe. Ora siamo pronti per questo terzo capitolo che vedrà altri interessanti appuntamenti» dichiara Bianca Roagna, direttrice del Centro Studi

Grandi ospiti per l'apertura del terzo capitolo dedicato a Fenoglio22

Grandi ospiti per l'apertura del terzo capitolo dedicato a Fenoglio22

“I 23 giorni della Città di Alba”: così si intitola il terzo capitolo dell’anno che Alba ha voluto dedicare a Beppe Fenoglio, per ricordare l’uomo, lo scrittore e le sue opere nel centenario dalla sua nascita.
Un nuovo modo di conoscere questo grande autore, grazie alla raccolta di racconti che segnò il suo esordio letterario, introdotto nella conferenza stampa di ieri, giovedì 1° settembre, tenutasi nella sala consiliare del Comune di Alba intitolata a Teodoro Bubbio.

Tra i relatori erano presenti Margherita Fenoglio, figlia dello scrittore partigiano, i responsabili del Centro Studi Beppe Fenoglio, Luca Bufano, tra i principali studiosi dell’opera fenogliana e curatore della mostra “Canto le armi e l’uomo. 100 anni con Beppe Fenoglio”, dal 15 ottobre alla Fondazione Ferrero, lo scrittore Gianrico Carofiglio, interprete dello spettacolo “Senza fiori nè discorsi. Vita, scrittura e leggenda di Beppe Fenoglio”, andata in scena ieri sera (1° settembre) in prima assoluta nell’arena esterna del Teatro Sociale di Alba per Attraverso Festival. Riccardo Corino, che del Centro Studi è presidente, ha ricoperto il ruolo di moderatore della serata che ha messo in risalto interessanti aspetti del carattere di Beppe Fenoglio, che si possono vivere grazie alle sue opere. Al tavolo anche Bartolomeo Salomone, segretario generale della Fondazione Ferrero.

Dopo i saluti istituzionali dell’assessore Elisa Boschiazzo, che ha parlato anche a nome del presente Domenico Boeri, presidente del Consiglio comunale di Alba, Margherita Fenoglio ha sottolineato come l’affetto verso suo padre stia sancendo il successo delle iniziative in corso: «In tutta Italia - ha affermato la figlia di Fenoglio - siamo stati accolti bene durante le nostre iniziative del centenario. Abbiamo ricevuto affetto, apprezzamento, grande interesse, e gli appassionati chiamano papà per nome, a conferma di come i suoi scritti riescano a portare il lettore in una sfera quasi intima, e sicuramente familiare».

Un aspetto, quello intimo, ben chiaro nell’analisi di Gianrico Carofiglio, il grande scrittore, interprete dello spettacolo “Senza fiori nè discorsi. Vita, scrittura e leggenda di Beppe Fenoglio”: «Beppe Fenoglio è uno scrittore antiretorico - ha dichiarato - aspetto ben presente nei suoi scritti dove auto narrazione, descrizione della Storia con la “S” maiuscola e rielaborazione dei fatti realmente accaduti, sono aspetti fondamentali di una scrittura fluente che scorre liscia. Il suo è un modo di scrivere che sembra facile, ma non è così, perché è il risultato di fatica, sforzi, errori, rifacimenti. Una tensione letteraria che racconta l’intimità di Beppe».

E tutto questo è stato analizzato e messo in mostra dallo studioso Luca Bufano che ha curato, con Edoardo Borra e Danilo Manissero, la mostra “Canto le armi e l’uomo. 100 anni con Beppe Fenoglio”, in programma dal 15 ottobre alla Fondazione Ferrero ad Alba.
«Sarà una mostra con la quale parole, suoni, e immagini racconteranno Beppe Fenoglio nella sua interezza, guardando allo scrittore da più lati - ha dichiarato Bufano - per rendere protagonisti i valori morali e letterari dello scrittore. Una rappresentazione dove il suo rigore morale è ben presente, in un viaggio che lo spettatore vivrà in otto sezioni».

Un lavoro che, come ha sottolineato Bartolomeo Salomone, segretario generale della Fondazione Ferrero, è dedicato ad Arturo Buccolo e Augusto Martini, due persone che, già 25 anni fa, iniziarono a costruire la strada dedicata a Beppe Fenoglio. Ricordiamo che la Fondazione Ferrero da anni cura un archivio storico dedicato allo scrittore.  

La direttrice del Centro Studi Beppe Fenoglio, Bianca Roagna, ha infine fatto il bilancio dei primi sei mesi di eventi, guardando poi al futuro prossimo: «Oltre ai nostri appuntamenti ed a quelli a corollario - ha spiegato – abbiamo partecipato a oltre 100 appuntamenti in giro per l’Italia. Abbiamo organizzato una trentina di passeggiate della domenica mattina, e circa venti dedicate alla natura, tutte con tema principale i luoghi di Beppe Fenoglio e i suoi scritti. Hanno parlato di noi in ben 1.500 articoli cartacei e in migliaia di pagine sul web. Al di là dei numeri siamo molto soddisfatti dell’interesse che si è creato intorno alla figura di questo grande scrittore delle Langhe. Ora siamo pronti per questo terzo capitolo che vedrà altri interessanti appuntamenti consultabili sul nostro sito (clicca qui)».

E le novità sono interessanti: in cantiere avanzato un Atlante dedicato a Beppe Fenoglio, in collaborazione con il professor Migliorati, e un’App che descriverà i luoghi fenogliani e, in una seconda fase, darà accesso agli studiosi e ai ricercatori, a un vero e proprio data base. Beppe Fenoglio continua a vivere.

Livio Oggero

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